Una banda di nomadi sinti accusata di una rapina e 22 furti in abitazione è stata sgominata in un’operazione congiunta di carabinieri e polizia di Cuneo. Operazione che ha visto il supporto della Questura e dei carabinieri di Modena. Un centinaio gli uomini impegnati nel blitz, avvenuto a fine febbraio, in esecuzione di una misura cautelare per 7 persone, tutti nomadi sinti piemontesi.
La banda di nomadi ha agito tra settembre e gennaio nelle province di Cuneo, Cremona, Reggio Emilia, Piacenza e Mantova. Sono accusati di oltre 20 furti (e rapine) avvenuti da settembre 2018 a gennaio scorso in tutto il nord Italia, per un bottino totale di oltre 200 mila euro, di cui una parte già recuperata.
Furti messi a segno utilizzando distintivi e divise delle forze dell’ordine falsi per sembrare agenti o carabinieri. Usavano auto di grossa cilindrata, attrezzi speciali per forzare casseforti, tesserini falsificati. Tutti i colpi erano studiati nei minimi dettagli per rubare non solo denaro, ma anche preziosi e mobili di pregio.
I sette sono in carcere a Cuneo accusati di associazione a delinquere. Si sono svolti l’altro giorno gli interrogatori di garanzia. Sequestrate sei automobili (Audi e Volkswagen usate per i furti), 26 mila euro in contanti, gioielli e monili. La Procura ha diffuso le foto degli arrestati per risalire ad eventuali altri furti.
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