Banca di Piacenza, il primo semestre chiude con un utile netto in aumento del 71,3%: “Aumentano i soci, numeri che confermano solidità e redditività”

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Banca di Piacenza

La Banca di Piacenza conferma un andamento positivo anche nel primo semestre 2021 con un utile netto al 30 giugno pari a 7,6 milioni di euro, in aumento del 71,3% rispetto al 30 giugno 2020, confermando la capacità di creare valore per i Soci in modo costante nel tempo.

La raccolta complessiva da clientela è cresciuta rispetto a dicembre dello scorso anno superando i 6 miliardi di euro. All’interno dell’aggregato l’aumento è da riferirsi alla crescita sia della raccolta diretta (pari a 2,9 miliardi) sia di quella indiretta (pari a 3,1 miliardi).

La Banca, come ha sempre fatto nei suoi 85 anni di attività, anche nel primo semestre 2021 adempie all’impegno che si è assunta come banca locale, nel sostegno di famiglie e imprese, contribuendo concretamente alla ripresa dei territori ove la stessa opera. Gli impieghi netti, considerando solo i finanziamenti verso la clientela, si attestano a 1.996,6 milioni di euro (1.942,7 milioni al 31 dicembre 2020, +2,77%). Tale incremento è sostenuto dall’espansione, rispetto a giugno 2020, dell’erogazione di mutui, che ammontano complessivamente a 218 milioni di euro, pari ad un incremento di circa il 13%. In particolare, i mutui destinati all’acquisto della prima casa sono cresciuti del 79,7%. Anche il settore delle imprese manifatturiere ha beneficiato dell’appoggio finanziario da parte della Banca, con un aumento delle concessioni di credito. Il settore dell’agricoltura vede una crescita di finanziamenti concessi per l’innovazione tecnologica e per investimenti di varia natura del 28%.

In relazione alle misure straordinarie previste dai vari decreti del Governo e per dare attuazione alle iniziative suggerite dall’ABI, la Banca ha continuato anche nel primo semestre di quest’anno a sostenere imprese e comunità in difficoltà, con moratorie e nuove erogazioni.

La Banca ha inoltre potenziato l’attività in tutte le linee di prodotti e servizi, con un’attenzione particolare alla qualità del credito. La buona qualità dell’attivo è confermata dalla bassa incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi alla clientela (in ulteriore calo rispetto a dicembre 2020 e pari allo 0,61%), così come dal grado di copertura pari all’82,05%.

I principali dati economici evidenziano così un andamento positivo del semestre e, a valle di rettifiche di valore per rischio di credito pari a 7,3 milioni di euro, il risultato netto della gestione finanziaria registra un incremento del 15,49% rispetto al 30 giugno 2020.

Confermata la solidità patrimoniale, con un CET1 ratio pari al 18,7%, con un livello di capitale notevolmente superiore, quindi, ai requisiti minimi regolamentari e che si piazza ai livelli più alti del sistema bancario italiano. Molto positivo anche l’indicatore che misura il livello di liquidità (LCR 296%), a ulteriore dimostrazione della solidità della Banca.

In costante progresso anche il numero dei Soci (+2,25%) e il numero di conti correnti (+1,94%) rispetto al primo semestre 2020.

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