Bagno dopo il pranzo? Il pediatra Gregori: “Dipende dalla temperatura dell’acqua e da cosa e quanto si è mangiato”.
Rinfrescarsi con un tuffo in mare o piscina dopo aver mangiato, quanto bisogna aspettare? Rimane una delle domande più dibattute dell’estate, ma ormai sembra decaduta la regola delle tre ore di attesa dopo il posto. Soprattutto sono i bimbi a insistere per tornare a divertirsi poco dopo aver mangiato. Secondo il pediatra piacentino Roberto Gregori bisogna fare attenzione soprattutto che l’acqua non sia troppo fredda e considerare il tipo e la quantità del pasto.
“Se una persona si espone molto al sole ed è molto accaldata, entrare improvvisamente nell’acqua può creare problemi. La fase digestiva richiama del sangue a livello intestinale, quindi se avviene questo show termico può creare dei problemi circolatori. Però se uno mangia delle cose facilmente digeribili, non è molto accaldato e la temperatura dell’acqua è abbastanza elevata questo rischio non si corre”.
Va bene il classico panino?
“Eviterei i salumi. Meglio la focaccia o qualcosa a base di zuccheri, una crostata o una fetta biscottata con il miele. Se la temperatura dell’acqua non è particolarmente fredda far aspettare il bimbo tre ore dopo il pasto mi sembra quasi una penitenza”.
E’ importante bagnarsi prima di immergersi nell’acqua?
“ Questo può aiutare, soprattutto quando fa molto caldo. Entrare in modo graduale in acqua significare adattare il corpo alla differenza di temperatura”.
Bagno dopo il pranzo? Il pediatra Gregori – AUDIO
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