Automotive, sciopero unitario il 18 ottobre: a Roma anche i sindacati piacentini

Case di riposo rette sindacati

Le segreterie nazionali di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, hanno indetto per venerdì 18 ottobre uno sciopero di 8 ore con manifestazione a Roma delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici del gruppo Stellantis e del suo indotto, della componentistica e dell’indotto dell’automotive.

“A Piacenza non abbiamo unità produttive dell’automotive, ma lo sciopero dell’auto parla anche a noi e al nostro territorio perché ci sono temi di politiche industriali, di scelte strategiche e politiche che ci riguardano. Ed è per queste ragioni che la Fiom di Piacenza sarà presente alla manifestazione di Roma  con la partecipazione numerosa dei delegati delle fabbriche metalmeccaniche piacentine” spiega il segretario generale Fiom Cgil Paolo Chiappa.

La crisi del gruppo Stellantis, con il crollo della produzione e il consistente aumento della cassa integrazione in tutti i siti italiani, colpisce pesantemente anche i lavoratori della componentistica e  di tutta la filiera produttiva dell’indotto del settore auto.

Anche in Europa la situazione del settore diventa sempre più critica, con le misure di ridimensionamento ( migliaia di licenziamenti) annunciate da Volkswagen, che se non adeguatamente affrontate rischiano di produrre un autentico terremoto per tutta l’industria del settore auto nel continente con conseguenti ridimensionamenti occupazionali in Italia per l’industria di componenti che è collegata  all’auto tedesca.

Mentre Usa e Cina difendono l’industria con fortissimi investimenti, in Europa si pensa ( con grandi divisioni tra singoli paesi) di affrontare il problema confermando l’inasprimento dei dazi nei confronti delle auto cinesi, con il rischio di scatenare una guerra commerciale con Pechino. In Italia l’assenza di scelte  strategiche e di risorse adeguate rischia di compromettere irrimediabilmente la prospettiva industriale ed occupazionale di un settore, con il suo indotto, vitale per il nostro paese.

La mobilitazione unitaria dei metalmeccanici del 18 ottobre vuole scongiurare il ridimensionamento del settore auto rivendicando al governo ed al gruppo Stellantis ingenti investimenti e scelte di politica industriale capaci di innovare il prodotto, aumentare la produzione e salvaguardare l’occupazione.

Fortissima è la preoccupazione anche per l’indotto della componentistica non meccanica dei settori gomma, chimico e tessile i cui volumi produttivi sono già calati negli ultimi anni a causa dello spostamento delle produzioni nell’Est Europa poiché Stellantis sta chiedendo ai propri fornitori ulteriori delocalizzazioni in nord Africa. Anche per questi settori è stata proclamata una giornata di sciopero nel mese di Ottobre.

Sono necessarie urgenti risposte da parte della Commissione Europea, del Governo, e di Stellantis stessa, il cui piano industriale deve prevedere investimenti in ricerca e la saturazione delle sue fabbriche, non la dismissione. Servono risorse pubbliche vincolate a precisi impegni di tenuta occupazionale.

La situazione è critica: i volumi produttivi sono in progressivo calo ed in alcuni casi l’utilizzo della cassa integrazione è prossimo al massimo consentito dalla legge.

Uno sciopero, quello di venerdì 18, che parla al tempo stesso al paese con l’obiettivo di rilanciare l’industria e rivendicare alle aziende e al Governo scelte strategiche all’altezza della fase insieme all’individuazione delle risorse necessarie a riposizionare l’intero apparato industriale italiano. Un tema che riguarda anche il territorio piacentino.

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