Politica

Ausl in consiglio comunale: “Momento delicato, ma la nostra sanità resta tra le prime”. Nuovo ospedale: “Il privato gestirà solo costruzione e manutenzione, non i servizi”

“Viviamo un momento di scarsità di risorse, un momento complesso, eppure il servizio sanitario dell’Emilia Romagna, è un servizio sanitario che anche quest’anno è ai primi posti delle classifiche”. Con queste parole il direttore generale Paola Bardasi ha parlato al consiglio comunale nel corso dell’audizione tenutasi oggi. Al centro dell’audizione, lo stato di salute del sistema sanitario piacentino, alla luce delle lunghe liste d’attesa e di altre problematiche legate alle prestazioni in ambito pubblico. Difficoltà che Bardasi non ha nascosto.

Un momento di difficoltà ma la sanità regionale è tra le migliori

Io non voglio e non sono venuta qui a dirvi che oggi va tutto bene e che non c’è nessuna criticità, non è il mio intento. Il mio intento è dare conto del lavoro quotidiano di tutti, anche di quelli che oggi non sono potuti venire qui. Sicuramente viviamo in un periodo estremamente complesso di sottofinanziamento del sistema e di scarsità di risorse, soprattutto umane. Quindi una grande complessità, in un momento in cui dobbiamo affrontare il tema del riordino degli ospedali ma anche e soprattutto il tema del territorio”.

Eppure, il servizio sanitario dell’Emilia-Romagna, è un servizio sanitario che anche quest’anno è ai primi posti delle classifiche LEA, quelle che sono uscite poche settimane fa. Credo che abbiamo perso una posizione, comunque siamo sempre tra le primissime posizioni. Questa non è una classifica rispetto alla quale occorre pagare, ma è una classifica che a livello di ministero tratta tutti i dati territoriali e ospedalieri e costruisce degli indici sintetici rispetto ai quali poi vengono date appunto le pagelle alle singole regioni“.

Noi come Piacenza, siamo una realtà di confine e dobbiamo accettare, perché è fisiologico, una mobilità dei nostri cittadini verso i centri della Lombardia. È fisiologico perché i confini sono a volte confini fisici ma in realtà la distanza che ci separa da un ospedale lombardo, se abitiamo vicino a Castel San Giovanni, sicuramente a volte è più breve che non venire a Piacenza”.

Un organico sempre più organizzato

A tal proposito, Bardasi spiega come negli ultimi tempi l’Ausl di Piacenza si sia impegnata nel rafforzare l’organico.

Abbiamo immesso solo nell’ultimo anno in questa organizzazione 30 direttori nuovi, tutti con altissime competenze. Per esempio, oggi, proprio oggi, è entrato in servizio il nuovo direttore di chirurgia vascolare, un giovane brillante che viene dall’ospedale Maggiore di Bologna e che ha scelto di venire qui a Piacenza. Abbiamo due chirurghi vascolari giovani, uno che verrà da Mantova e un’altra che viene da Reggio Emilia. Oggi la Regione ci ha consentito e la ringrazio per questo, di dare una struttura a questa attività, una struttura che sarà in grado di curare efficacemente i cittadini di Piacenza che invece fino a pochi mesi fa dovevano andare a Parma per attività assolutamente gestibili per le capacità e le qualità di questo ospedale”.

Il nuovo ospedale

Non era il tema centrale della giornata, ma non si poteva non fare cenno al nuovo ospedale.

Rispetto al percorso che abbiamo intrapreso, entro il 7 aprile verrà emesso il nuovo bando per la scelta del promotore. Come da calendario che non è ancora cambiato, per fortuna stiamo mantenendo le tempistiche, entro la fine dell’anno sarà individuato da un’apposita commissione che naturalmente valuteremo insieme a livello regionale. Il project financing che noi facciamo è un project financing che si definisce “light” e che quindi non prevede assolutamente l’ingerenza del privato in alcun servizio no-core. Quindi tutti i servizi di pulizia, lavanderia, alberghieri, tutti i servizi di carattere sanitario saranno di gestione aziendale. Al project viene demandata soltanto la costruzione dell’ospedale e la gestione dell’impiantistica e delle manutenzioni ai muri”.

Con quest’ultima spiegazione, Bardasi ha voluto in un certo senso rispondere alle polemiche nate negli ultimi tempi, soprattutto in seno al comitato Salviamolospedale. I membri del gruppo hanno manifestato questo pomeriggio davanti a Palazzo Mercanti.

LA RISPOSTA

La richiesta di questa audizione arrivava dalla lista “Patrizia Barbieri Sindaco – Trespidi con Liberi”, nella persona di Patrizia Barbieri.

Se molti dei medici lamentano una disorganizzazione o una mancanza di comunicazione tra di loro rispetto a quello che sta avvenendo è perché evidentemente pur con tutta la buona volontà che ovviamente ciascuno mette e non la metto in discussione, però molto probabilmente ci sono dei cortocircuiti informativi anche all’interno della stessa azienda sanitaria. Sulla mobilità passiva si è detto che Piacenza è una realtà di confine e quindi si parla di una fisiologica mobilità”.

E poi la dottoressa Bardasi ci ha detto che effettivamente quando siamo sul confine è facile e questo lo capisco, ci mancherebbe. Però non è che la gente sceglie solo ed esclusivamente per motivi di comodità, di logistica, sceglie anche dove c’è un buon servizio. A parità di servizi va dove è più comodo, questo è fuor discussione, però nel momento in cui il servizio c’è ed è buono non è che vada in un’altra regione, rimane all’interno della propria regione”.

Il nuovo ospedale

Voi sapete io sono molto critica sul discorso dell’area e lo sarò sempre, però per quanto riguarda la necessità che ci sia un ospedale all’avanguardia, come ce l’eravamo promessi e detto, secondo me è sbagliata proprio l’area. Perché adesso noi siamo andati ad adeguare un progetto ad un’area. Ma questa è una discussione che ritengo superata per il semplice fatto che azienda, amministrazione e Regione hanno fatto una scelta, ne prendo atto, però io manifesto quella che è la mia posizione“.

Quello che io continuo a raccomandare è che comunque noi non dobbiamo abbassare l’asticella del servizio e dobbiamo soprattutto investire molto in ricerca, ce lo siamo promesso. Abbiamo detto che a Piacenza sarebbero arrivate delle dotazioni particolari anche dal punto di vista della strumentazione, un’altra promessa. Ecco, io vorrei che la Regione comunque tenesse conto di questi impegni e fosse vicina all’azienda”.

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