Aurora, concluse le indagini. L’amarezza della madre: “Omessi diversi elementi, come la tentata violenza sessuale e lo stalking”

Concluse le indagini in merito alla morte di Aurora Tila. Parliamo ovviamente della 13enne deceduta il 25 ottobre 2024 dopo essere precipitata da un balcone della palazzina di via IV Novembre, in cui abitava. Per la morte di Aurora è in carcere un ragazzino di 15 anni che aveva avuto legami sentimentali con lei.

La conclusione delle indagini lascia l’amaro in bocca alla madre di Aurora, come si evince dalle parole del suo avvocato, Anna Ferraris: “Omette diversi elementi che, se considerati, permetterebbero di individuare il vero movente e la dinamica dell’accaduto”.

Ferraris si riferisce in particolare a un presunto tentativo di violenza sessuale e all’accusa di stalking.

Non è stato tenuto conto che Aurora è stata vittima di un tentativo di violenza sessuale, come testimoniato, tra l’altro, dagli indumenti inspiegabilmente trovati slacciati. E ancora, non è stato dato rilievo alla comprovata condotta ossessiva dell’imputato che non accettava la fine della relazione”.

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