E’ assurdo che a pagare siano sempre i proprietari di immobili. Ciò che afferma il Comune di Calendasco per giustificare l’aumento dell’Imu è insostenibile e dimostra di non essere coscienti della situazione attuale in cui versano i proprietari.
Per la maggior parte dei casi le unità abitative non adibite ad abitazione principale sono semplicemente case ereditate dai genitori, che comportano spesso solo costi di gestione e manutenzione e per le quali i proprietari sono già vessati all’inverosimile. Inoltre anche i cittadini stanno subendo lo smisurato aumento del costo delle utenze e ulteriori gravami sarebbero insostenibili.
La decisione del Sindaco di Calendasco dimostra una volta di più che aveva ragione Einaudi quando affermava che se si dà la possibilità ai Sindaci di arrivare ad una aliquota massima, gli stessi si sentono in obbligo di arrivarci. I Comuni per fronteggiare gli aumenti dovrebbero invece cercare di limitare gli enormi sprechi, come ad esempio l’esecuzione di opere inutili (vedasi il fiorire delle rotonde).
La Confedilizia locale da anni richiede ai Comuni della nostra provincia di attuare una azione di riduzione e contenimento delle aliquote e delle tariffe appunto dei tributi locali sugli immobili, con invito ad avere particolare attenzione alle locazioni (abitative e non) e a prevedere, soprattutto ai fini del contenimento del fenomeno migratorio, l’esonero dall’Imu – o in subordine a fissare aliquote particolarmente agevolate – per gli immobili non abitati e non allacciati ad alcuna utenza (come avviene già per la Tari, dalla quale sono esentati).
Questa politica, auspicata da Confedilizia, di riduzione e contenimento della tassazione sugli immobili, così come l’eliminazione degli sprechi, è assolutamente necessaria e se non seguita porterà a conseguenze – per quanto possibile – ancora peggiori rispetto alla tragica situazione attuale. I proprietari di immobili invece che ulteriori imposte avrebbero bisogno di aiuto; la pressione fiscale è divenuta insostenibile e la casa è ormai concepita non più come un bene rifugio ma come un incubo.
Senza contare che proprio in questo particolare momento il governo Draghi (di cui purtroppo ci ricorderemo come ci ricordiamo bene di Monti) vuole aumentare ancora di più le tasse sugli immobili con la revisione del catasto.
Ci chiediamo con cosa pagheranno le imposte i proprietari, considerato che avere immobili non significa avere soldi da gettare in tasse. La spesa per le proprie esigenze non si può pagare con i mattoni……
La casa si compra (o si eredita dai genitori che hanno lavorato una vita) con i soldi guadagnati con il lavoro, quindi tassati, e per acquistarla (o ereditarla) si pagano delle tasse e infine, per possederla, se ne pagano altre per tutta la vita. Il che pare già abbastanza.
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