Atti vandalici a Castel San Giovanni, sindaco Fontana e assessore alla sicurezza denunciano gli autori minorenni. Plauso di Valentina Stragliati (Lega): “Dove non arriva la famiglia arriva lo Stato”

Castel San Giovanni Tari

“Dove non arriva la famiglia, a causa di evidenti carenze nelle capacità genitoriali, deve intervenire lo Stato. Giusto quindi denunciare i vandali di via Cavallotti e dei giardini di via Lamarmora alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni”. Così il consigliere regionale della Lega Valentina Stragliati plaude al sindaco di Castel San Giovanni Lucia Fontana e all’assessore alla Sicurezza Elena Galli (Lega) per aver sporto denuncia nei confronti di alcuni minorenni che si sono resi protagonisti di azioni devianti.

“Con il buonissimo e il garantismo non si va da nessuna parte. I giovani hanno bisogno di adulti di riferimento in grado di educarli e insegnare loro il rispetto delle regole. Ma è evidente che in casi come questi, a fronte di genitori che non si sono nemmeno presentati alla convocazione della Polizia Locale e dell’Amministrazione comunale, le istituzioni debbano sostituirsi alla famiglia. Ritengo doveroso avviare percorsi di supporto psicologico per genitori e figli e per questi ultimi un periodo di messa alla prova svolgendo lavori socialmente utili presso i servizi sociali al fine di rimediare al danno arrecato alla società e maturare la consapevolezza rispetto alla gravità delle azioni devianti di cui si sono resi protagonisti ” ha spiegato l’esponente del Carroccio, prima firmataria di un progetto di legge per prevenire e contrastare Bullismo, Cyberbullismo e baby gang in Regione Emilia-Romagna.

“Fenomeni di questo genere sono sempre più frequenti. Eppure la maggioranza dem, in Regione, preferisce mettere la testa sotto alla sabbia fingendo di non vedere. La proposta a mia prima firma, che avrebbe apportato nuovi strumenti utili al contrasto di comportamenti di questo genere e alla prevenzione degli stessi, è stata bocciata. Eppure Secondo l’Osservatorio nazionale sull’adolescenza, istituito presso il ministero per la Famiglia, il 6,5% dei minorenni fa parte di una banda, il 16% ha commesso atti vandalici, 3 ragazzi su 10 hanno partecipato a una rissa. Nel solo 2020 sono stati circa 30mila i minori denunciati. E tra le regioni più interessate da questo fenomeno c’è l’Emilia-Romagna. L’assenza di figure genitoriali di riferimento, il disagio acuito dal lockdown, la presenza di supporti tecnologici che alimentano la ricerca di popolarità, sono tra le possibili cause alla base dell’aggravamento della situazione. L’auspicio è che a Roma la proposta di legge della Lega depositata alla Camera per abbassare l’imputabilità da 14 a 12 anni possa invece essere approvata” ha concluso Stragliati.

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