Nella guerra di logoramento del PalaBanca, la spunta l’Assigeco Piacenza. All’interno di una partita dai due volti, i biancorossoblù tirano fuori le unghie e invertono il trend che li vedeva sconfitti da troppo tempo. Merito di un secondo tempo giocato alla grande (60-34), cavalcando quintetti sperimentali che hanno confuso le idee di Capo d’Orlando (che veleggiava sul +25).
Poi, nell’overtime, è sopraggiunta la maggiore freschezza grazie al solito McDuffie (18) e agli insospettabili Formenti (MVP per come ha giocato sui due lati del campo) e Poggi (vero game changer a livello fisico). L’esordio di Sabatini è da sufficienza stiracchiata, ma ci sarà tempo per inserirlo. L’Assigeco torna così al terzo posto e continua il suo campionato di altissimo livello.
Assigeco Piacenza – Capo d’Orlando, i quintetti
Piacenza: Sabatini, Carberry, Formenti, McDuffie, Molinaro
Orlandina: Taflaj, Floyd, Laganà, Johnson, Moretti
Primo quarto
I primi possessi sono di grande studio, ma dopo 4 giri di lancette c’è già un problema in casa Piacenza: i biancorossoblù tirano con il 14.3% dal campo e l’Orlandina costringe Salieri al time-out (4-10).
Pausa salvifica? Manco per idea. I siciliani giocano a tripla velocità e con i 9 di Johnson scappano sul 6-19. Piacenza deve reagire, ma negli ultimi due minuti il ritmo è sempre quello. I padroni di casa sbagliano e CDO corre: Floyd, Gay e Del Debbio scrivono 14-31 dopo i primi 10’.
Secondo quarto
Si riparte con la bomba di Gay e il tassametro che corre: 14-34. Sei punti filati di Carberry servono ad addolcire la pillola, ma i 13 di Johnson mantengono saldo il +20. Il ritmo di CDO è insostenibile per Piacenza, e la sensazione è che Sodini abbia preparato tutte le contromosse alla squadra di Salieri.
Quello del PalaBanca è uno spettacolo strano da commentare: per i biancorossoblù non segna veramente nessuno mentre per gli isolani va a bersaglio anche Moretti sullo scadere dei 24”. Il +25 rende bene questa visione, e nemmeno una grande reazione di Molinaro (8) riesce a ricucire il divario all’intervallo lungo.
Terzo quarto
Al rientro dalla pausa Salieri le prova tutte pur di rientrare nel punteggio: alza la pressione a tutto campo, cestina gli americani, gioca qualche quintetto sperimentale. Inizialmente la scelta paga, ma alla boa di metà periodo CDO rimane sul +21 (38-59).
Passa un altro minuto e mezzo non particolarmente spettacolare, e poi succede qualcosa. Un redivivo Formenti alza la voce con 5 punti filati, l’energia si propaga e la strana coppia Poggi (12) e Guariglia dice -11 (56-67).
Quarto quarto
Nell’ultimo periodo Salieri (supportato da Dalmonte) legge l’inerzia e rispedisce dentro gli americani. CDO inizia ad accusare la stanchezza e capitan Matteo Formenti sente l’odore del sangue. Entra in partita anche McDuffie (7 punti filati), e con 180 secondi da giocare torna sovrana la parità.
Da qui inizia una gara di ciapa no, con errori di Moretti, McD, Taflaj, Sabatini e Floyd. Vincono le difese, ma sul 77-80, a 4 secondi dal termine, Moretti commette fallo su Formenti e gli regala i liberi della parità e dell’overtime. Il capitano non sbaglia e arrivano altri cinque minuti di partita.
Overtime
Nel tempo supplementare c’è una sola squadra che ha la chance di vincere. McD e Floyd (28) sono gli autentici trascinatori, però l’attacco isolano perde vigore con lo scorrere del tempo. Piacenza si mette sul trespolo ad aspettare la caduta, ed i tiri liberi – che nascono dalla difesa – sono lo specchio di questa tattica. Il finale vede ancora due fiammate isolane, ma i biancorossoblù guidano in sicurezza e spezzano la lunga serie di sconfitte.
Assigeco Piacenza 91 – 87 Capo d’Orlando (14-31; 31-53; 56-67; 80-80)
Piacenza: Formenti 19, Sabatini 8, Guariglia, McDuffie 18, Carberry 12, Molinaro 8, Massone, Cesana 3, Voltolini NE, Gajic, Poggi 15, Jelic NE. All. Salieri
Capo d’Orlando: Johnson 25, Floyd 28, Laganà, Taflaj 14, Del Debbio , Gay 9, Triassi, Klanskis, Moretti 8, Tintori, Ravì NE. All. Sodini
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