Dopo la vittoria contro Bergamo ecco il secondo successo consecutivo per la truppa di Salieri che batte Biella dopo 30 minuti di assoluta sofferenza. Un Carberry extra lusso e le doppie cifre di Guariglia, McDuffie (a mezzo servizio) e un redivivo Formenti valgono la quarta vittoria stagionale. Assigeco Piacenza-Biella: 82-74
Due punti dovevano essere e due punti sono stati, ma che fatica. L’Assigeco Piacenza batte Biella ed infila la seconda vittoria consecutiva nelle sfide-salvezza in questa parte finale di girone d’andata. Dopo un primo tempo bello e vibrante in cui la Edinol sorprende tutti da tre, il terzo periodo prosegue veramente a singhiozzo macchiato da palle perse, falli, provocazioni, antisportivi fischiati e mancati. In questo clima battagliero, la partita la svoltano l’energia Guariglia e Poggi.
Dopo 35’ di fughe e rimonte, il finale diventa terreno fertile per Tobin Carberry (McDuffie fuori per un presunto infortunio) e per un Formenti finalmente su standard elevati. Biella va affievolendosi, e la maggior energia biancorossoblu (sui due lati del campo) passa a riscuotere i due punti nonostante un 17/24 dalla lunetta. Seconda vittoria filata e momentaneo +8 sull’ultimo posto.
Assigeco: Cesana, Carberry, Formenti, McDuffie, Molinaro
Biella: Lagana, Berdini, Hawkins, Wojciechowski, Lugic
Nell’insolita cornice del PalaCampus di Codogno è Lorenzo Molinaro ad aprire le danze con il jumper dalla media. Biella cerca in ogni modo di distruggere il ferro nei primi tre minuti mentre dall’altro lato McDuffie veleggia per il primo massimo vantaggio sul 7-2. Passano esattamente 60 secondi sul cronometro e Biella si dà una scossa con Laganà e Hawkins. Inizio frizzante.
C’è buon ritmo alla boa di metà primo quarto e Biella cavalca la coppia Hawkins-Woj per un 9-0 di parziale che vale il primo vantaggio piemontese (7-11). Carberry ferma l’emorragia dalla lunetta, ma Marco Laganà ha delle marce troppo alte per tutta Piacenza (9 nei primi 7’): maxi-vantaggio sul 13-21. Il finale del primo quarto dice ancora tanto Woj, tanti rimbalzi offensivi di Biella (6) e qualche tripla di troppo (3/7) per i gusti di Salieri: 18-26.
Primi 100” del secondo periodo che non valgono il prezzo del biglietto, poi d’improvviso due bombe filate. Massone risponde a Hawkins: 21-29. Biella sente di poter vivere una bella serata, ma l’Assigeco fa subito capire la legge del Campus: due di Cesana, McDuffie a centro area e -4 sul tabellone che obbligano Squarcina alla prima pausa. Al rientro le squadre sono sfilacciate. Si va a strappi, e per ogni spallata alla partita ne arriva una uguale e contraria.
Salieri percepisce la confusione e dopo la schiacciata di Hawkins, primo a superare la doppia cifra (13), ferma la partita. Per il coach dei piacentini è una grande chiamata. Nascono due recuperi difensivi e un parziale di 7-0 che vale la nuova leadership del match (38-37). Il finale è arrabattato e alla pausa lunga vediamo un punteggio che rispecchia esattamente l’equilibrio del match (40-42). Hawkins 16+10rebs, Carberry 10, Cesana 6+4reb+2rubate+2ast.
Dopo la pausa lunga Salieri cavalca Guariglia al posto di Molinaro mentre Biella ripropone il quintetto iniziale. Come avevamo finito, ripartiamo. Biella fa la voce grossa a rimbalzo e Piacenza insegue a ruota. Lugic ce la mette tutta a farsi togliere da Squarcina con il terzo fallo ad inizio ripresa, poi però ne mette 4 in fila e crea un altro mini-gap (44-48). La partita diventa brutta, sporca e cattiva. Biella strappa ancora con un grande Laganà, ma Piacenza rimane a -3 grazie al suo leader Carberry. Due minuti dopo (28’) siamo ancora lì: i rossoblu tentano il +7, ma la bomba del redivivo Formenti e altri due Carberry valgono il 57-60. Nel finale di un quarto tanto brutto quanto intenso, rimante intatto l’equilibrio: 61-63.
All’inizio di un quarto che viene definito come “il più importante della stagione di Piacenza”, la tensione è palpabile. Guariglia piazza 4 punti filati e rimette davanti i suoi dopo quasi 15 minuti, ma Biella ribalta immediatamente la frittata con Miaschi e Pollone (un fattore dalla panca con 7 punti e 4 rimbalzi). Sul 65-69, dopo l’ennesimo canestro di Laganà (14), Salieri è costretto al timeout.
Senza McDuffie (possibili problemi fisici), ai -5’ e con l’inerzia contro, dal nulla si eleva un Giovanni Poggi perfettamente in linea con l’andamento della partita. Più è sporca e più è a suo agio. Fa due giocate di grande energia e Carberry si mette in scia: 18 per l’americano, +3 per Piacenza. Ai -180” si rivede anche McDuffie, ma è difensivamente che la truppa di Salieri cambia passo. Biella passa dal 50 al 43%, e Squarcina è costretto a rimettere Hawkins. Non cambia niente e l’energia passa da Biella a Piacenza in un diretto che non fa fermate. Nel finale c’è spazio per i falli e la freddezza di Carberry che dice 22 e chiude il match.
Piacenza: McDuffie 11, Jelic NE, Carberry 22, Massone 5, Guariglia 12, Gajic, Formenti 11, Molinaro 8, Poggi 6, Perotti NE, Voltolini NE, Cesana 7. All. Salieri
Biella: Berdini 7, Hawkins 18, Pollone 11, Wojciechowski 7, Vincini NE, Miaschi 2, Barbante 7, Laganà 15, Bertetti 3, Moretti, Lugic 4. All. Squarcina
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