Stai pensando di aprire una Partita IVA? Nonostante le numerose perplessità iniziali, sappi che non c’è nulla di cui devi preoccuparti, l’importante è informati bene con qualcuno che sia specializzato nel settore.
Oggi vogliamo fare luce su alcuni aspetti fondamentali che spesso sono oggetto di preoccupazione, specie per i giovani che si avvicinano al mondo della libera professione.
#1: Compila il modello AA9/12
Se vuoi aprire la Partita IVA come libero professionista potrai rivolgerti direttamente all’Agenzia delle Entrate compilando gratuitamente il modello AA9/12.
Infatti, l’apertura della Partita IVA non prevede alcun costo, se non quello dell’intermediario che si occuperà delle pratiche.
Se sei in regime forfettario, puoi decidere di gestire la tua Partita IVA da solo, ma consigliamo sempre di rivolgerti ad un consulente fiscale che, grazie alla sua esperienza, saprà consigliarti la soluzione migliore per il tuo business.
#2 Scegli il giusto Codice ATECO
Durante l’apertura della Partita IVA dovrai prestare particolare attenzione a due scelte che andranno ad influenzare direttamente i tuoi guadagni: il codice ATECO e il regime fiscale.
Partiamo dalla prima:
Il codice ATECO è una combinazione numerica che identifica esattamente l’attività che andrai a svolgere.
Devi sapere che le professioni più diffuse hanno un codice ATECO ad hoc, come 69.10.10 – Attività degli studi legali, ma per i lavori “nuovi” questo non esiste ancora.
Per questo motivo, un consulente fiscale può aiutarti a scegliere il codice ATECO che meglio si adatta all’attività che vuoi andare a svolgere. Una scelta sbagliata può compromettere il tuo business!
In che modo il codice ATECO può influire sui tuoi guadagni? Facciamo un esempio per spiegarlo brevemente.
Ipotizziamo che tu sia un copywriter in regime forfettario: non pagherai le tasse sul totale del tuo incassato, ma su una percentuale, determinata dal coefficiente di redditività, diverso in base al codice ATECO.
Nel caso del copywriter il coefficiente di redditività è del 78% e, di conseguenza, su un incassato di 20.000€, pagherai le tasse solo sul 78%, quindi su 15.600€.
#3 Attenzione al regime fiscale
Dopo aver identificato il codice ATECO arriva un’altra scelta importante: quella relativa al regime fiscale.
Conviene aderire al regime forfettario o a quello ordinario?
Nonostante la prima opzione sia considerata la migliore da molti, tutto dipende dal tuo caso specifico e, quindi, anche questa volta, ti consigliamo di rivolgerti ad un consulente fiscale per essere sicuro di procedere correttamente.
Ad esempio, in regime forfettario non potrai dedurre le spese sostenute, per cui in alcuni casi potrebbe convenirti l’ordinario.
#4 E la cassa previdenziale?
Il quarto step dell’apertura della Partita IVA riguarda l’iscrizione ad una cassa o ad una gestione previdenziale.
Anche in questo caso, la scelta dovrà basarsi sull’attività che andrai a svolgere.
Ad esempio, se sei un:
- Professionista con cassa previdenziale, come un avvocato o uno psicologo, devi registrarti ad essa
- Professionista senza cassa previdenziale, come un consulente marketing o un programmatore, dovrai registrarti alla gestione separata
- Artigiano o commerciante, dovrai registrarti alla cassa artigiani e commercianti dell’INPS
#5 Gestisci le tue fatture in comodità
L’ultimo step per avviare la tua Partita IVA è quello di trovare un consulente fiscale che possa fornirti una piattaforma che ti consenta di gestire le tue fatture in comodità, consultabile 24 ore su 24, come quella di Fiscozen.
In questo modo potrai dedicarti interamente ai tuoi clienti, senza doverti preoccupare della burocrazia.
Con loro hai la possibilità di ricevere una consulenza gratuita e senza impegno per ricevere risposta ad ogni tua domanda, fin quando non sarai pronto ad aprire la Partita IVA.
Iscriviti per rimanere aggiornato!
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.