“Il ripristino della clausola sociale negli appalti è un grande risultato, per cui il sindacato si è battuto con forza. È una norma di garanzia e di civiltà nel lavoro, che non può e non deve essere stralciata”. Così il segretario generale della Cgil di Piacenza, Gianluca Zilocchi, commenta l’approvazione in Commissione Ambiente alla Camera dell’emendamento alla legge delega in materia di appalti pubblici che ripristina l’obbligatorietà della clausola sociale a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.
“La Cgil e le sue federazioni di categoria e in particolare la Filcams – prosegue – in questi mesi hanno avanzato in tutte le sedi la richiesta di ripristinare questo istituto di fondamentale importanza, un deterrente efficace per l’applicazione dei contratti nazionali al fine di contrastare il dumping salariale e il lavoro nero e per realizzare un’effettiva stabilità occupazionale, e questo obiettivo è stato raggiunto anche grazie alla sensibilità di quei parlamentari piacentini che hanno aderito anche pubblicamente al nostro appello”. Verso i parlamentari, infatti, era stata inviata una lettera nei mesi scorsi proprio per il ripristino della clausola sociale.
Per Zilocchi “va dato atto alla Commissione di aver condiviso le forti argomentazioni portate in sede di audizione dal sindacato, e di essere su questo aspetto in piena sintonia con gli interessi genuini e generali dei lavoratori e delle lavoratrici. Quella di oggi – conclude il segretario Cgil – è una decisione che qualifica positivamente la legge delega. Ora ci auguriamo che questo stesso impegno venga posto anche su altri aspetti del provvedimento”.
Soddisfazione della CISL per l’approvazione in commissione ambiente alla Camera, dell’emendamento che reintroduce l’obbligatorietà della clausola sociale nella legge delega in materia di appalti pubblici.
«Si tratta di una norma fortemente voluta da tutto il mondo sindacale – afferma il segretario generale della Cisl Parma Piacenza Michele Vaghini – La clausola sociale tutela le lavoratrici ed i lavoratori che operano negli appalti di servizi ad alta intensità di manodopera in comparti essenziali per la collettività: ospedali, strutture socio-sanitarie, scuole, ministeri, uffici pubblici. La norma li protegge in particolare nei cambi di appalto. Pensiamo solo a quanto è stato fondamentale il loro ruolo negli ultimi due anni di pandemia. Proprio per questo avevamo chiesto l’aiuto dei parlamentari piacentini, inviandogli una lettera per evidenziare il problema. Ora – prosegue Vaghini – l’impegno di tutti deve essere rivolto al superamento di due storture: il massimo ribasso e l’aumento degli affidamenti diretti senza gara. È possibile semplificare le procedure pur mantenendo – conclude il Segretario Generale – regole basilari per la trasparenza degli appalti e la legalità del lavoro».
Salvatore Buono Segretario Fit Cisl Piacenza – AUDIO INTERVISTA
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