Attualità

Antonio Agosti è il nuovo responsabile di Medicina penitenziaria

“Stiamo procedendo con la revisione e la ricostruzione dei percorsi per la tutela e la promozione della salute della persona detenuta all’interno dell’Istituto penitenziario di Piacenza. È un lavoro impegnativo, ma stimolante”.

Antonio Agosti è il nuovo responsabile di Medicina penitenziaria. L’incarico gli è stato affidato qualche mese fa dal direttore generale Paola Bardasi dopo un concorso per l’assegnazione del ruolo.

Un professionista di grande spessore

“Il dottor Agosti è un professionista di grande spessore che porta la sua lunga esperienza come medico di Pronto soccorso e medicina d’urgenza nel contesto di questo nuovo ruolo alla guida della Medicina penitenziaria – sottolinea la dottoressa Bardasi – settore che per l’Azienda gioca un ruolo importante poiché garantisce, all’interno del carcere, l’assistenza primaria di base e la specialistica, assicurando le prestazioni di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle persone detenute”.

Piacentino di nascita e formatosi professionalmente a Pavia, Antonio Agosti lavora all’Azienda Usl di Piacenza dal 2004. Accanto al suo impegno nel campo della medicina d’urgenza in Pronto soccorso e con il 118, il professionista perfeziona la sua formazione nell’ambito della tossicologia  d’urgenza. Referente per il centro di riferimento regionale antidoti Emilia-Romagna dal 2011, è stato direttore sanitario della Croce Rossa Italiana Comitato di Piacenza dal 2016 fino al mese scorso, dal 2022 fa parte del registro nazionale dei tossicologi italiani certificati (RENTIC) e dallo scorso anno certificato ERT (European Register of Toxicologists). Dal 2021 ricopre il ruolo di  professore a contratto del corso di dipendenze patologiche al corso di laurea in infermieristica dell’Università di Parma.

“La Medicina penitenziaria è una nuova grande sfida che sono entusiasta di affrontare con colleghi motivati e collaborativi – sottolinea il dottor Agosti – dai medici di assistenza primaria, al team di psichiatri e psicologi, fino al personale infermieristico. Si tratta di un lavoro di assistenza e mediazione complesso in cui convivono l’assistenza in carcere e gli eventuali accertamenti in ospedale, quando si rendono necessari con interventi di consulenza specialistica, nel caso il paziente abbia una diagnosi di malattia. Abbiamo impostato un programma di revisione dei percorsi intenso che stiamo portando avanti con successo. Sarà un lavoro con ampie prospettive che affronteremo in stretta sinergia con la direzione del carcere”.

Iscriviti per rimanere aggiornato!

Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.

Share

Articoli recenti

Festival dell’Anolino Magiostrino 2024, sapori e divertimento a Cortemaggiore il 21 e 22 settembre – AUDIO

Festival dell'Anolino Magiostrino 2024, un fine settimana di sapori e divertimento sabato 21 e domenica…

2 ore fa

Tra ambiente, tecnologia e futuro: al via la terza giornata del Festival del Pensare Contemporaneo

Dopo la giornata trionfale di ieri, il Festival del Pensare Contemporaneo prosegue oggi con un…

3 ore fa

Piazza Cavalli gremita per Samantha Cristoforetti: “Il mio sogno? Astronavi europee, importante investire nello spazio” – AUDIO e FOTO

“È bello naturalmente sentire tanto interesse, tanto calore. Spero che abbiamo potuto soddisfare anche le…

10 ore fa

Donatella Di Pietrantonio: “Riconoscere la propria fragilità, invece di nasconderla” – AUDIO

Non esiste un'età senza paura. Siamo fragili sempre, da genitori e da figli, quando bisogna…

12 ore fa

Rugby – Weekend Lyons: sfide da dentro o fuori per Under 16 e Prima squadra

Riparte la stagione bianconera, con le squadre Lyons che tornano in campo per le prima…

17 ore fa