Sabato 29 maggio 2021, a cura e presso il Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo di Piacenza, nell’ambito delle manifestazioni del Dantedì 2021, si terrà il convegno:
Primo Convegno Multidisciplinare e Performativo Il punto di fuga [o in fuga] siamo noi
Il convegno del 29 maggio è la prima tappa di una stagione interamente dedicata all’anno dantesco, un trittico di eventi dal titolo E quindi uscimmo a riveder le stelle che comprende, oltre al Convegno, una mostra e una non stop di recitazione della Divina Commedia, rispettivamente in giugno e settembre 2021, più avanti illustrate. Tutte le iniziative sono organizzate, ancora una volta, grazie al sostegno di BANCA DI PIACENZA e FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO (i due Enti che hanno contribuito in modo decisivo, tra l’altro, alla realizzazione della nuova sede museale in San Cristoforo), a cui si sono aggiunti con il loro patrocinio, altre prestigiosissime organizzazioni sia del nostro territorio che dell’ambito nazionale. Per quanto riguarda Piacenza ci riferiamo al quotidiano LIBERTA’ e a CONFINDUSTRIA PIACENZA, per quanto attiene al consesso nazionale, al quotidiano AVVENIRE, alla rivista di arte e itenerari culturali LUOGHI DELL’INFINITO e alla FONDAZIONE CROCEVIA, fondazione dedicata alla conoscenza e valorizzazione del sacro nelle arti, soprattutto contempoaenee.
L’ideazione e la direzione artistica dell’anno dantesco sono a cura di Massimo Silvotti, Sabrina De Canio, Giusy Cafari Panico, Edoardo Callegari, Domenico Ferrari Cesena (tutti membri della Direzione strategica del Museo).
PS: durante tutto l’anno dantesco, sarà possibile visionare il facsimile perfettamente conforme all’originale, della più antica Commedia miniata al mondo, il Palatino 313.
Programma del Convegno
Ore 10,30
L’eterno orizzonte della poesia e dell’arte: introduzione a cura di Massimo Silvotti
Ore 11
La Visione di Dante sul Terzo Milennio: Carlo Ossola – Bianca Garavelli.
Ore 15
I nodi strutturali del Terzo Millennio:
Contributo videoregistrato: Francesco Alberoni e Cristina Cattaneo Beretta
ore 15,30
Tavola rotonda: modera Giovanni Gazzaneo
Intervengono Mons. Gianni Ambrosio – Amedeo Anelli – Valerio Magrelli – Guido Oldani – Piero Pedrocco – Alex Ricchebuono
Ore 18
Terzetto atipico per violino, violoncello e disegno: Elisabetta Garetti, Giulio Glavina, Omar Galliani
Significato del Convegno:
Il Convegno “Il punto di fuga [o in fuga] siamo noi” è un tentativo ambizioso di rispondere alle domande della, e sulla, contemporaneità, attraverso il filtro dell’opera del Sommo Poeta, stella polare del pensiero e della ricerca di felicità dell’uomo e bussola imprescindibile nell’orizzonte della poesia e dell’arte. Genio prospettico al massimo livello, speculare ai grandi geni della prospettiva pittorica e architettonica, alla ricerca, assieme a noi, nella contemporaneità, di un nuovo “punto di fuga”.
Il focus del Convegno, quindi, riguarderà i nodi strutturali che caratterizzano peculiarmente questo Terzo Millennio. Ascolteremo la voce autorevolissima di personalità espressione di osservatori anche molto distanti tra loro: dalla critica letteraria, e dalla storia dell’arte, alla sociologia, dalla psicologia alla poesia, dalla filosofia all’urbanistica, fino all’economia, alla finanza, e dolcis in fundo la musica concertistica e l’arte figurativa. Tutti costoro si alterneranno nell’argomentare dal loro osservatorio prospettico, la prospettiva di noi tutti, nella suggestione dello sguardo dantesco e nell’interazione dei loro contributi.
Cenni biografici dei relatori e artisti del Convegno: Francesco Alberoni, sociologo
Laureato in medicina, ordinario di Sociologia a Milano. Ha studiato il divismo L’elite senza potere (1963) ed è stato il fondatore della sociologia dei consumi in Europa: Consumi e società (1964). È il maggior studioso dei movimenti collettivi Movimento e istituzione (1977) e Genesi (1989), è il pioniere degli studi sull’amore: Innamoramento e amore (1979) tradotto in trenta lingue, un tema che ha continuato ad approfondire con L’amicizia (1984) l’Erotismo 1986) Ti amo (1996) Sesso e amore (2006) L’arte di amare (2012) Amore e amori (Edizioni Leima, Palermo, 2016). Ha pubblicato con Cristina Cattaneo L’universo amoroso ( ed Jouvence, Milano, 2017), Amore mio come sei cambiato (ed. Piemme, Milano, 2019), L’amore e il tempo ( ed La Nave di Teseo, Milano 2020). Ha svolto consulenza nel campo della comunicazione strategica per le principali imprese italiane fra cui in particola Bassetti, Barilla e Merloni. È stato Rettore dell’università di Trento, ha ideato e realizzato l’Università IULM di Milano di cui è stato Rettore. È stato presidente della Associazione Italiana di Sociologia, presidente ff. della Rai Radiotelevisione Italiana e del Centro Sperimentale di Cinematografia. E stato editorialista di La Repubblica, de Il Corriere della Sera e ora de Il Giornale.
Mons. Gianni Ambrosio, teologo (Vescovo Emerito di Piacenza e Bobbio)
Gianni Ambrosio (Santhià, 23 dicembre 1943) è un vescovo cattolico italiano, dal 16 luglio 2020 vescovo emerito di Piacenza-Bobbio e dal 15 gennaio 2021 amministratore apostolico di Massa Carrara-Pontremoli. A Parigi nel 1970, presso l’Institut catholique, consegue la licenza in scienze sociali, e nel 1972 presso l’école pratique des hautes études della Sorbona ottiene il diploma di specializzazione in sociologia della religione. Nel 1995 consegue la laurea in sacra teologia a Roma, corrispondente ad un dottorato di Ricerca, presso la Pontificia Università
Lateranense. Dal 1974 è professore ordinario di teologia pastorale e sociologia presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano. Nel gennaio 2001 il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana lo nomina assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, incarico confermato ad quinquennium nel gennaio 2006. Al momento della nomina episcopale è consulente dell’Ufficio nazionale del progetto culturale orientato in senso cristiano e consulente ecclesiastico dell’Unione editori e librai cattolici italiani. È consigliere nazionale del Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa (GRIS), membro del comitato scientifico internazionale del Centro studi sulle nuove religioni (CESNUR), del comitato scientifico del bimestrale Vita e pensiero e del comitato direzionale della Rivista del clero italiano. È autore di molte opere, tra cui numerose voci della Enciclopedia del Cristianesimo. Storia e attualità di 2000 anni di speranza, un’opera che ha riunito circa novanta esperti tra cui i cardinali Carlo Maria Martini, Camillo Ruini e Joseph Ratzinger. Nel corso degli anni si è espresso più volte riguardo alla modernità e allo stato del cristianesimo, alle sette religiose, all’anima religiosa dell’Europa, al ruolo dell’università, al tema dell’integrazione ed al Concilio Vaticano II. l 22 dicembre 2007 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo di Piacenza-Bobbio;[1] succede a Luciano Monari, precedentemente nominato vescovo di Brescia. Il 16 febbraio 2008 riceve l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Piacenza, dal cardinale Tarcisio Bertone, coconsacranti l’arcivescovo Enrico Masseroni ed il vescovo Luciano Monari. Durante la stessa celebrazione prende possesso della diocesi, mentre il 24 febbraio successivo fa il suo ingresso nella concattedrale di Bobbio. Dal 22 marzo 2012 all’8 marzo 2018 ricopre il ruolo di vicepresidente della Commissione delle conferenze episcopali della Comunità Europea. Presso la conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna è delegato per l’educazione cattolica, cultura, scuola ed università. L’11 febbraio 2018, in occasione del decimo anniversario dell’ordinazione episcopale, dedica il nuovo altare maggiore e inaugura la nuova cattedra episcopale nel duomo di Piacenza.Il 22 novembre seguente comunica al consiglio presbiterale diocesano di aver presentato a papa Francesco la lettera di dimissioni, in vista del compimento del 75º anno di età, ma il 9 gennaio 2019 il nunzio apostolico in Italia Emil Paul Tscherrig gli comunica l’intenzione del papa di confermarlo alla guida della diocesi donec aliter provideatur per almeno un anno. Il 23 novembre 2018, in concomitanza con le celebrazioni in onore di san Colombano, annuncia la conferma dell’uso del titolo di abate di San Colombano per i vescovi di Piacenza-Bobbio,[5] dopo che l’iter iniziato il 1º marzo 2018 presso la Congregazione per i vescovi, previo il parere della Segreteria di Stato della Santa Sede, ha dato esito favorevole il 24 settembre dello stesso anno. Il 16 luglio 2020 papa Francesco accoglie la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età; gli succede Adriano Cevolotto, fino ad allora vicario generale di Treviso. Rimane amministratore apostolico della diocesi fino all’ingresso del successore, avvenuto l’11 ottobre seguente. Da vescovo emerito risiede in un appartamento della curia di Piacenza. Il 15 gennaio 2021 è nominato amministratore apostolico di Massa Carrara-Pontremoli, dopo le dimissioni per motivi di salute del vescovo Giovanni Santucci.
Amedeo Anelli, poeta, traduttore, critico d’arte e direttore della Rivista Internazionale di Poesia e Filosofia Kamen
Amedeo Anelli è nato a Santo Stefano Lodigiano nel 1956, ma dallo stesso anno è residente a Codogno. Si occupa di poesia, filosofia e criitica d’arte, collaborando con artisti, centri culturali e organizzando numerosi cicli di mostre e altre manifestazioni. Ha pubblicato numerosi cataloghi d’arte con artisti di fama internazionale, libri d’artista e opere di divulgazione. Ha pubblicato le raccolte poetiche Quaderno per Marynka (Polena, 1987), 12 poesie da Acolouthia di Poesia di Crocetti, Contrapunctus (Lieto Colle, 2011), La neve pensata (Mursia, 2019). Numerosi anche i suoi saggi critici su Edgardo Abbozzo, Roberto Rebora, Remo Pagnanelli,
Christine Koschel e Guido Oldani; ha inoltre tradotto Osip Mandel’stam, Arsenij Tarkovskij e Boris Pasternak. Dal 2009 fa parte del Comitato scientifico internazionale della Rivista slovena Poetikon e dal 2014 del Comitato scientifico del Museo della poesia di Piacenza. Suoi scritti sono stati tradotti in russo, francese, svedese, tedesco, inglese, portoghese e sloveno. Ha fondato e dirige dal 1991 la Rivista Internazionale di Poesia e Filosofia Kamen.
Cristina Cattaneo Beretta, psicologa
Laureata in filosofia e in psicologia a Pavia, psicoterapeuta, dottore di ricerca in filosofia delle scienze sociali e comunicazione simbolica, ha condotto studi sul linguaggio simbolico e il suo uso terapeutico (Cristina Cattaneo, Il pozzo e la luna ed Aracne). Studia le esperienze di rinnovamento creativo e i processi amorosi. Ha pubblicato con Francesco Alberoni L’universo amoroso (Jouvence 2017 ) e Amore mio come sei cambiato (ed. Piemme, Milano 2019), L’amore e il tempo (La Nave di Teseo, Milano 2020).
Omar Galliani, artista, docente di pittura a Brera
Omar Galliani è nato nel 1954 a Montecchio Emilia, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna ed è professore di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1979, invitato da Luciano Francalanci per la sezione Italia, riceve il Premio Faber Castell alla I Triennale Internazionale del disegno presso la Kunsthalle di Norimberga. Nel 1982 aderisce al movimento Magico Primario e nel 1984 all’Anacronismo, incentrati sul ritorno alla tradizione figurativa italiana per un’arte nel tempo e contemporaneamente fuori di esso. Le sue opere sono presenti alla Biennale di Venezia nel 1982, nel 1984 e nel 1986, nelle Biennali di San Paolo in Brasile ed a Parigi, nei musei d’arte contemporanea in Giappone ed alla Biennale di Bradford 7th British International Print (1982). Nel 1991 realizza il terzo sipario per lo storico Teatro Valli di Reggio Emilia e nel 1995 è invitato alla mostra Tutte le strade portano a Roma nel Palazzo delle Esposizioni di Roma, a cura di Achille Bonito Oliva. Espone alla XXII Quadriennale di Roma, a cura di Vittorio Sgarbi, con l’acquisizione della sua opera Ballerina dalla Camera dei deputati (1996).[ Le sue opere partecipano a prestigiose esposizioni in tutto il mondo e sono incluse nelle collezioni permanenti di importanti musei, come la GAM di Torino (Paesaggio dei miei veleni, 2014), ed il NAMOC di Pechino (Lontano da Xian, 2016) insieme ad opere di Dalí e Picasso.Nel 2018 Galliani ha donato un suo autoritratto alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, l’opera è stata esposta all’Auditorium Vasari e presentata al pubblico dal direttore Eike Schmidt, prima di entrare a far parte della celeberrima collezione.Nel gennaio 2019 è uscito A matita? Omar Galliani, film documentario (durata 81 minuti) sull’artista, con la sua partecipazione, diretto da Fulvio Wetzl e proiettato in anteprima nazionale al cinema Cristallo di Reggio Emilia.
Bianca Garavelli, dantista, scrittrice
Bianca Garavelli è nata a Vigevano, ha studiato Storia della lingua italiana e Letteratura italiana all’Università degli Studi di Pavia, dove è stata allieva di Maria Corti, dal cui insegnamento ha ereditato l’interesse intrecciato per la scrittura creativa e critica, con uno sguardo privilegiato sull’opera di Dante, che caratterizza la sua attività letteraria.Come critica letteraria ed elzevirista, collabora dal 1989 al quotidiano Avvenire, occupandosi di italianistica, poesia e narrativa italiana e straniera. Ha inoltre collaborato per alcuni anni al mensile Stilos, scrivendo di narrativa italiana; dal 2006 al 2009 sul mensile Letture ha curato la rubrica sui libri tascabili. Ha collaborato come assegnista di ricerca al Dipartimento di Italianistica e Comparatistica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano[1], dove ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia e Letteratura dell’Età moderna e contemporanea. Studia la letteratura medievale,
in particolare Dante Alighieri, di cui ha curato diverse edizioni della Commedia, saggi e manuali di interpretazione. Nel 2010 ha pubblicato Nelle pagine dell’anima, un volume-consuntivo della sua attività critica, che raccoglie articoli e interviste a personalità della cultura internazionale; il volume si può considerare una storia della letteratura e della critica degli ultimi vent’anni. La produzione narrativa di Bianca Garavelli mostra un ampio ventaglio di registri: dal thriller esoterico al romanzo realistico, d’amore e di viaggio. Il 16 ottobre 2012 è uscito in prima edizione il thriller, in parte storico e in parte ambientato ai giorni nostri, Le terzine perdute di Dante, per i tipi di Baldini&Castoldi che è stato disponibile in formato e-book ed è poi stato ripubblicato in edizione rinnovata nelle librerie, e in formato e-book, per la collana best BUR Rizzoli nel 2015. Il 16 maggio 2013 è uscito in anteprima per il Salone Internazionale del Libro di Torino un libro di racconti, L’oscurità degli angeli per Ladolfi Editore. Il 7 dicembre 2013 questo libro, formato da nove racconti, si aggiudica la sesta edizione del Premio letterario “Città di Fabriano”[2]. Sempre nel 2013, l’autrice partecipa come “voce narrante” al tour Sintomi di felicità, una serie di concerti basati sul libro autobiografico omonimo del giovane tenore toscano Marco Voleri (edito da Sperling & Kupfer). Il 15 giugno 2016 Garavelli è stata l’ospite d’onore della Giornata Mondiale della Dante alla Società Dante Alighieri di Montecarlo, Principato di Monaco.
Elisabetta Garetti, Primo Violino di Spalla
Piacentina, Solista, Docente, Primo violino dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova https://elisgaretti.wordpress.com/informazioni/
Giovanni Gazzaneo, giornalista e critico d’arte, ideatore del mensile Luoghi dell’infinito e Presidente della Fondazione Crocevia
Giovanni Gazzaneo è laureato in filosofia teoretica (con lode) presso l’Università Cattolica di Milano e specializzato in Comunicazioni sociali (con lode), sempre in Cattolica.. È giornalista, critico d’arte e curatore. Ha ideato “Luoghi dell’Infinito”, mensile di arte e cultura di “Avvenire”, di cui è responsabile fin dal 1997. È presidente della Fondazione Crocevia, che ha ideato nel 2005. Alla Fondazione è riconosciuta personalità giuridica nel 2010. Ha diretto la Galleria d’arte Sacra dei Contemporanei di Milano, nella settecentesca Villa Clerici, per il biennio 2010-2011. Nel 2003 ha co-ideato il Corso universitario di perfezionamento, biennale, in Gestione, valorizzazione e promozione dei beni culturali ecclesiastici (diploma post laurea) presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 1991 è giornalista del quotidiano “Avvenire”. Ha diretto il Collegio Universitario Cardinal Ferrari di Milano dal 1988 al 1991. È autore o curatore di una trentina di volumi d’arte e di fotografia. Ha curato importanti monografie dedicate a William Congdon (TerraCielo, Crocevia); Omar Galliani (Teofanie, Corsiero; Sguardi, Allemandi); Pepi Merisio (Terra amata, Contrasto); Ulisse Sartini (La virtù della bellezza, Crocevia), Elio Ciol (Crocevia). Con Elena Pontiggia ha curato il Catalogo ragionato dell’opera sacra di Giorgio de Chirico (coedizione Crocevia-Silvana). È autore di “Perché tutti siano uno” (1990) e “Fino ai confini del mondo” (1993), grandi volumi dedicati ai viaggi apostolici di Giovanni Paolo II (edizioni Ares). Con Roberto Beretta è autore di “Preti di strada” (1994, Sei). Ha curato mostre di arte (Botticelli, Congdon, de Chirico, Gabriel, Galliani, Longaretti, Manzù, Mastrovito, Mattioli, Messina, Puglisi, Sartini, Zec…) e di fotografia (Amendola, Ciol, Davoli, Mandel, Merisio…) e i relativi cataloghi (editi da Franco Maria Ricci, Skira, Electa, Hatje Canz, Vallecchi…) Ha tenuto corsi di comunicazione dei beni culturali presso l’Università Cattolica e la Pontificia Facoltà Teologica di Napoli. Ha coordinato numerosi convegni e partecipato come relatore. In qualità di esperto di arte sacra ha fatto parte della Commissione Cei per le nuove chiese. Tra i premi conseguiti: il primo Trofeo nazionale delle comunicazioni sociali – in qualità di ideatore e responsabile de “Gli Altri”, inserto domenicale di “Avvenire” sul volontariato e la cooperazione internazionale –
ricevuto dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro (Quirinale, 5 dicembre 1992); il primo Premio nazionale del volontariato Educare alla solidarietà, sezione mass-media (Milano, 4 novembre 1994); il primo Premio giornalistico Insieme verso il Giubileo, patrocinato dalla Commissione Europea, dalla Presidenza della Repubblica e dalla Presidenza del Consiglio (Roma, 11 febbraio 2000); come responsabile di “Luoghi dell’Infinito” ha ricevuto il premio Capri San Michele per il paesaggio (Capri, 20 ottobre 2018).
Giulio Glavina, Violoncellista Genovese, Violoncellista, membro dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova https://www.gog.it/spettacoli/132381-giulio-glavina-mariangela-marcone.htm
Valerio Magrelli, poeta e critico letterario
Poeta e critico letterario italiano (n. Roma 1957). La prima raccolta di versi, Ora serrata retinae (1980), lo ha imposto come poeta profondo e riflessivo e insieme lieve e ironico. Con la raccolta successiva, Nature e venature (1987), ha vinto il premio Viareggio. A queste sono seguite Esercizi di tiptologia (1992), Didascalie per la lettura di un giornale (1999), Disturbi del sistema binario (2006), che hanno confermato la sensibilità di M. nel rendere liricamente la condizione contemporanea. Nel 2003 ha esordito come narratore con Nel condominio di carne, originale autoritratto in cui la parola viene ceduta direttamente al corpo. Prof. di letteratura francese all’univ. di Pisa e traduttore, M. ha assunto nel 1993 la direzione della serie trilingue della collana Einaudi “Scrittori tradotti da scrittori”, ottenendo dal presidente della Repubblica il Premio nazionale per la traduzione (1996). Nel 2003 ha vinto il premio Feltrinelli. Tra i suoi lavori più recenti: Profilo del Dada (1990); Vedersi vedersi. Modelli e circuiti visivi nell’opera di Paul Valéry (2002); La vicevita. Treni e viaggi in treno (2009); Addio al calcio. Novanta racconti da un minuto (2010); Magica e velenosa. Roma nel racconto degli scrittori stranieri (2010); Il Sessantotto realizzato da Mediaset (2011); Geologia di un padre (2013, vincitore del Premio Mondello e finalista al Premio Campiello); la raccolta di poesie Il sangue amaro (2014); Millennium poetry. Viaggio sentimentale nella poesia italiana (2015); Lo sciamano di famiglia. Omeopatia, pornografia, regia in 77 disegni di Fellini (2015); il saggio La parola braccata. Dimenticanze, anagrammi, traduzioni e qualche esercizio pratico (2018). Nel 2018 la sua intera produzione poetica è stata edita nel volume Le cavie. Poesie 1980-2018, ed è dello stesso anno la raccolta Il commissario Magrelli.
Guido Oldani, poeta e ideatore del Realismo terminale
Guido Oldani, ideatore del Realismo Terminale, è nato nel 1947 a Melegnano (Milano), dove vive. È attualmente una delle voci poetiche internazionali più riconoscibili. Ha pubblicato sulle principali riviste letterarie del secondo Novecento, da «Alfabeta» a «Paragone» alla rivista internazionale «Kamen», ed è autore delle raccolte Stilnostro (CENS 1985), introdotta da Giovanni Raboni, Sapone («Kamen» 2001), La betoniera (LietoColle 2005), Il cielo di lardo (Mursia 2008), Il Realismo Terminale (Mursia 2010) e La guancia sull’asfalto (Mursia 2018). È stato curatore dell’Annuario di Poesia edito da Crocetti ed è presente in diverse antologie, tra cui Il pensiero dominante (Garzanti 2001), Tutto l’amore che c’è (Einaudi 2003), Almanacco dello specchio (Mondadori 2008), Antologia di poeti contemporanei (Mursia 2016), Poesia d’oggi. Un’antologia italiana (Eiiiot 2016), Novecento non più (La Vita Felice 2016), Luci di posizione (Mursia 2017) e Poesie italiane 2016 (Elliot 2017). Nel 2013 Mursia edita La faraona ripiena, curata da E. Salibra e G. Langella, raccolta di saggi critici sul Realismo Terminale. Per la stessa Mursia dirige la Collana di poesia Argani. Collabora al quotidiano «Avvenire» e al quotidiano online Affaritaliani.it.
Carlo Maria Ossola, presidente del Comitato per le celebrazioni del settimo centenario della morte del Sommo Poeta, su nomina del MIBACT;
Carlo Maria Ossola è critico letterario italiano (Torino 1946); professore di Letteratura italiana nelle università di Ginevra (1976-82), Padova (1982-88) e Torino (1988-1999). Dal 2000 è professore al Collège de France di Parigi, cattedra di Letterature moderne dell’Europa neolatina. Condirettore delle riviste «Lettere Italiane» e «Rivista di Storia e Letteratura Religiosa»; socio dell’Accademia dei Lincei dal 1995; membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana. Dal 2007 è direttore dell’Istituto di studi italiani dell’Università della Svizzera Italiana a Lugano. Autore di saggi in cui all’acume del filologo si uniscono le competenze del comparatista e dello storico delle idee, si è occupato in particolare della cultura rinascimentale e della civiltà delle corti in Europa.Tra i suoi libri recenti si segnalano anche: Il continente interiore, 2010; Introduzione alla Divina Commedia, 2012; Erasmo nel notturno d’Europa, 2015; Italo Calvino. L’invisibile e il suo dove, 2016; Europa ritrovata. Geografie e miti del vecchio continente, 2017; Nel vivaio delle comete. Figure di un’Europa a venire, 2018; Trattato delle piccole virtù, 2019; Dopo la gloria. I secoli del credere in Occidente, 2019.
Pietro Pedrocco, ingegnere, urbanista
Nato a Venezia il 20/5/1958.Laureato in ingegneria Civile, Sezione Edile, presso l’Università degli studi di Bologna il 26/3/1986. Docente incaricato del corso di Ingegneria del Territorio presso l’Università degli Studi di Udine, Facoltà di Ingegneria. Presidente del Centro Provinciale di Studi Urbanistici dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Venezia. Nel Direttivo del Centro Regionale di Studi Urbanistici degli Ordini degli Ingegneri del Veneto. Membro del Comitato scientifico del Centro nazionale di studi urbanistici presso il Consiglio nazionale degli ingegneri. Membro della Commissione urbanistica della federazione degli Ordini degli ingegneri del Veneto. Docente incaricato del corso di Tecniche di valutazione e progettazione urbane presso l’Università degli Studi di Udine, Facoltà di Ingegneria. Docente incaricato del corso di Tecnica urbanistica presso l’Università degli Studi di Udine, Facoltà di Ingegneria.
Alex Ricchebuono, economista
laureato in economia presso l’Università degli studi di Torino, ha oltre 24 anni di esperienza nel settore dell’asset management e ha ricoperto ruoli di responsabilità per lo sviluppo commerciale a livello europaeo in società di primaria importanza tra le quali: Credit Suisse, Janus Capital, American Express e BNP Paribas. E’ stato tra i fondatori dell’Assocazione italiana del private banking e membro del consiglio di amministrazione. Vive e lavora tra Milan o e Londra ed è managing director di New End Associates, piattaforma inglese per la distribuzione di alcuni dei più importanti gestori di private equity e credito al mondo. Scrive libri e articoli sulla storia della finanzaed è appassionato di storia economica ed evoluzione della moneta. Ha realizzato una serie di video pillole per il Sole 24 Ore dal titolo “I soldi raccontano”. Ha inoltre condotto per la RAI il documentario in quattro puntate Money art, andato in onda su RAI 5, nel quale ha raccontato gli intrecci tra il mondo della fianza e quello dell’arte. È inoltre professore a contratto presso l’Università del Piemonte Orientale (Upo) dove insegna Storia della moneta.
Massimo Silvotti, direttore del Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo
Massimo Silvotti (Bruxelles,1963) è poeta, artista (pittore e scultore), saggista e performer. Ha ideato e dirige il Piccolo Museo della Poesia Chiesa di San Cristoforo (unico museo della poesia al mondo formalmente riconosciuto). In qualità di scrittore ha esordito con il saggio – romanzo La mezza luna (Vicolo del Pavone, 2001); del 2012 è la raccolta poetica Liberi intrecci (Vicolo del Pavone); del 2015 è Ungaretti e la Grande Guerra – L’acrobata sull’acqua – saggio per parole, immagini, forme e poesie (Zona Franca); nel 2020 esce il saggio poetico filosofico L’ulivo e il
suo respiro – Ricerca sulla [ della] felicità (Puntoacapo editrice). In qualità di artista, performer e curatore di mostre si ricordano in particolare le performance In dialogo con L’Ecce Homo di Antonello da Messina (Piacenza, Banca di Piacenza, 2020), La Marcia silenziosa dei Poeti (Ravenna e Firenze, 2019), L’infinito finite volte (Piacenza, Piazza San Antonino, 2019), le tre edizioni della Piuma sul Baratro (Piacenza: Piazza Duomo e Palazzo Farnse 2016 e 2018 e Milano: Teatro Barrio’s, 2019), La pelle dei Pittori e il sangue dei Poeti (Milano, Museo Mudec, 2017), Giacomo Leopardi e l’insolvibile dolcezza dei Canti (Piacenza, Conservatorio di Musica Nicolni, 2017), Il dono segreto dell’arte (Piacenza, Palazzo Farnese, 2012); per quanto concerne le Mostre si ricordano in particolare Ungaretti e la Grande Guerra (Piacenza, Museo della Poesia e Lucca, Palazzo Ducale, 2015) e Liberi intecci (Bologna, Museo della Musica, 2013). Oltre alle attività artistiche si è a lungo occupato di sociale, lavorando nei seguenti settori: disabilità, giustizia minorile e psichiatria.
Altri eventi della stagione dantesca 2021
La seconda parte del trittico E quindi uscimmo a riveder le stelle si terrà a partire dal 12 giugno 2021 e consisterà in una mostra di ricami e poesie sui temi danteschi, a cura di Antje Stehn” dal titolo “Arianna Niero – Tracce” con interventi e opere della stessa Niero e l’introduzione (il giorno della inaugurazione) del dantista Angelo Chiaretti dal titolo “Dante Alighieri, disegnatore e scenografo”.
La terza parte e ultima parte si terrà il 13 e il 14 settembre 2021. L’intera Divina Commedia recitata senza interruzioni da Poeti di tutto il mondo “Cento poeti per Cento Canti (in tredici lingue diverse); dalle ore 9 del 13 settembre e fino a conclusione della performance.
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