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Ammodernamento Statale 45, parola alla presidenza del consiglio. Chiappelloni (Italia Nostra): “Progetto pieno di punti negativi” – AUDIO

“Il dissenso motivato espresso dal Comune di Rivergaro apre l’ultima finestra possibile di revisione del progetto di ammodernamento della Strada Statale 45 tratto Rivergaro-Cernusca. Spetta alla Presidenza del Consiglio decidere se è possibile migliorare drasticamente il progetto presentato oppure dare il via all’ennesimo scempio dell’ambiente e del territorio della Val Trebbia”. Lo scrive in una nota Legambiente, che da appuntamento alla cittadinanza per un ennesimo incontro, con l’obiettivo di fermare il progetto firmato Anas.

Partendo proprio da quest’ultima possibile finestra di revisione del progetto, giovedì 11 gennaio alle ore 21, presso la Limonaia di Palazzo Ghizzoni-Nasalli in via Serafini 12 a Piacenza, Legambiente e Italia Nostra sez. Piacenza organizzano una serata dedicata alla SS 45, per fare il punto della situazione e per spiegare la proposta, già avanzata in fase di osservazioni al procedimento di VIA, di modifica del progetto di ANAS al fine di adeguarlo all’ambiente e al territorio della Val Trebbia”, continua l’associazione.

Il progetto danneggia soprattutto i territori a favore del progetto commenta a Radio Sound Pietro Chiappelloni di Italia Nostra Piacenzache ha vari punti negativi. Non solo per l’ambiente, ma anche per l’economia. Invece il progetto dell’associazione dei residenti, fatto da tecnici, è migliori come costi, tempi e impatto sul territorio

Il comunicato di Legambiente

Proprio la parte oggetto dell’intervento è quella maggiormente tutelata dell’intera valle, essendo Sito di Importanza Comunitaria, area tutelata dalla legge Galasso, compresa nel Parco del Trebbia, e in parte tutelata anche per la presenza del castello di Montechiaro. In questo contesto la normativa prevede che nessun progetto possa cambiare la percezione del paesaggio così come si è consolidato.

Tutt’altro, purtroppo, da quanto proposto da ANAS: rettificazione di lunghi tratti di percorso con conseguente sbancamento di colline e riporti di inerti, realizzazione di un lungo viadotto in località Cernusca preceduto da un altrettanto lungo rilevato, realizzazione di nuova viabilità di accesso alle frazioni e alle case esistenti. Otto rotonde in un tratto di soli 11 chilometri.

Questo comporta un grande consumo di suolo, un consumo di centinaia di migliaia di metri cubi di inerti con conseguente necessità di aprire attività estrattive dedicate, un viavai di decine di camion al giorno con aumento esponenziale dell’inquinamento e della insicurezza del traffico, cinque anni di cantieri con occupazione di aree per lo stoccaggio dei materiali, la produzione di polveri, rumori ed emissioni inquinanti, una illuminazione a giorno che cancellerà il buio notturno, un costo spropositato di quasi venti milioni di euro a chilometro.

“Un progetto diverso si può realizzare”

Un progetto che non si ha da fare quindi? Tutt’altro, le associazioni di tutela sostengono da almeno tre anni che un progetto diverso si può realizzare: allargamento della sede stradale al fine di tutelare le utenze più deboli, rettificazione dei tratti più tortuosi, sostituzione delle rotonde con gli svincoli lineari, eliminazione dei viadotti inutili e dispendiosi a partire da quello di Cernusca. Purtroppo nessuna risposta è mai arrivata da ANAS, e la Valutazione di Impatto Ambientale condotta dal Ministero dell’Ambiente, che doveva prevedere il confronto tra soluzioni diverse, si è invece limitata a confrontare la soluzione proposta da ANAS con la situazione attuale!

Giovedì sera verrà quindi presentata questa ultima possibilità per il territorio della Val Trebbia, parlandone insieme ad alcuni ospiti: Giorgio Vecchiattini e Daniele Fanzini dell’Associazione Residenti ed Utenti SS45, l’avvocato amministrativista Umberto Fantigrossi, Fabrizio Binelli di Legambiente e Pietro Chiappelloni di Italia Nostra.

L’ammodernamento della SS45 ci vuole ma può essere realizzato senza danneggiare ambiente, turismo, residenti ed economia della valle. Migliorare il progetto è un vantaggio per tutta la Val Trebbia.

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