“Il progetto definitivo approvato dalla Conferenza dei Servizi, con l’unica opposizione del Comune di Rivergaro, libera la discussione su questo progetto, da tutte le false informazioni elargite a più mani in questi mesi. Una per tutte: “Se si chiedono modifiche tutta salta, non si fa più niente, si perdono i finanziamenti”. Tutto falso: Il progetto , nonostante il dissenso con motivazioni espresso del comune di Rivergaro è stato approvato , quindi si farà”. Inizia così la nota dell’Associazione Residenti e Utenti SS45 che fino alla fine si è battuta perché le 7/8 rotonde negli 11 chilometri tra Rivergaro e Cernusca non si facessero.
L’opera è ritenuta di interesse nazionale e segue un iter straordinario in via Amministrativa che prevede per gli enti che hanno ritenuto un dissento motivato di chiedere alla Presidenza del Consiglio di fare un’ulteriore di definizione consensuale dei contrasti. Il dialogo può ancora esserci con le richieste del Comune di Rivergaro che coincidono con quelle dell’Associazione dei residenti. Il ricorso alla Presidenza del Consiglio è partito dal Comune di Rivergaro perché è una delle Amministrazioni che ha titolo per poterlo fare per le precedenti posizioni tenute durante la Conferenza dei servizi.
Abbiamo sempre cercato un confronto con tutte le parti sulle nostre proposte di modifiche al progetto Anas (che , ripetiamo , speriamo davvero venga realizzato , solamente con più rispetto per la valle ed i suoi utenti, raggiungendo comunque gli obiettivi di messa in sicurezza) : si è preferito sottrarsi al confronto e lanciare anatemi andati poi a vuoto , come ha dimostrato appunto l’approvazione per maggioranza del progetto in conferenza dei Servizi .
Chiediamo : quando finalmente arriverà il momento in cui dagli anatemi si passerà ad un serio ed approfondito confronto sulle tematiche proposte da un gruppo di cittadini dalla Valtrebbia , diffuse ormai da tempo a tutti gli interessati ?
Il momento è proprio questo : la fase concertativa, quella che richiede modifiche, non è ancora definitivamente finita. Infatti il comune di Rivergaro, ha la possibilità, così come previsto dalla L.241. di proporre opposizione alla Presidenza del Consiglio. Questa procedura dai tempi molto definiti è l’ultima possibilità che l’intera Valtrebbia ha per evitare il disastro annunciato di un progetto faraonico, inutilmente costoso, dai tempi biblici di realizzazione, con un effetto devastante sul territorio e sulle case dei residenti.
In questa ultima fase la Presidenza del Consiglio è chiamata a trovare una soluzione condivisa alle richieste di modifiche sfociate nel diniego posto dal Comune di Rivergaro.
Ecco perché abbiamo ancora a disposizione giorni di tempo per discutere senza menzogne del futuro del nostro territorio, tenendo presente che realizzato questo progetto, prima di rimettere mano al tracciato passeranno decine di anni. Oggi siamo tutti d’accordo su realizzare il progetto. Oggi siamo ancora in tempo per correggere le esagerazioni tecniche ed economiche che caratterizzano questo progetto. Siamo pronti ad accettare questa sfida?
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