“Il successo della serata sul tema della Statale 45 alla Limonaia di Palazzo Ghizzoni Nasalli giovedì 11 gennaio è il segnale chiaro di quanto i Piacentini abbiano nel cuore la val Trebbia, il suo fiume e l’unicità dei suoi paesaggi”. Lo scrivono in una nota Legambiente Piacenza, Italia Nostra sezione di Piacenza, Associazione Utenti e Residenti SS45.
Proprio per questo motivo e per la delicatezza dell’iter procedurale che vede coinvolto il Comune di Rivergaro, che coerentemente al mandato di tutela dei propri cittadini ha espresso dissenso motivato al progetto, crediamo sia utile come associazioni organizzatrici ribadire alcuni concetti evidenziati durante la serata, che speriamo possano essere la chiave di volta per raggiungere l’unico obiettivo per cui si è costituita l’Associazione Residenti e Utenti della SS45: ottenere un progetto migliorativo della nuova Statale che possa tenere insieme le esigenze di tutta la valle, di chi la abita e di chi la frequenta, e delle esigenze derivanti dalle meravigliose e irrinunciabili caratteristiche ambientali.
Quando si affrontano progetti di grande impatto come quello dell’ammodernamento della Statale 45, che tocca un tracciato di valenza ambientale unica e coinvolge centinaia di proprietà, è fondamentale nell’iter procedurale informare preventivamente la popolazione e relazionarsi con chi vive la vallata. Questo, in modo stupefacente, non è avvenuto: ANAS e il commissario non si sono mai relazionati con i cittadini, facendo redigere un progetto calato dell’alto, asettico, lasciando di fatto ai cittadini il compito, complesso se non immane, di auto-informarsi, organizzare assemblee, studiare le migliaia di pagine di progetto per capire dove passasse la strada, individuarne le criticità, approfondire gli espropri, costituirsi in associazione, fino a dover dare incarico, a loro spese, a un pool di professionisti della redazione di un progetto di strada alternativo e migliorativo che tenesse conto delle reali necessità di chi percorre ed usa ogni giorno la Statale.
Nonostante quel tratto di val Trebbia sia Sito di Importanza Nazionale, area tutelata dalla legge Galasso, area compresa nel Parco del Trebbia e sottoposta a tutela anche per la presenza del castello di Montechiaro, dunque area unica nel nord Italia da un punto di vista paesaggistico e per potenzialità turistiche, il progetto proposto da ANAS tratta la val Trebbia come una qualsiasi strada statale di pianura, prevedendo la rettificazione di lunghi tratti di percorso con conseguente sbancamento di colline e riporti di inerti, terrapieni e muri di cemento alti fino a 5 metri, un lungo viadotto in località Cernusca preceduto da un altrettanto lungo rilevato, la realizzazione di nuova viabilità di accesso alle frazioni e alle case di fortissimo impatto, otto rotonde in un tratto di soli 11 chilometri e 5 anni di cantieri, il tutto con un risparmio di percorrenza di soli 38 secondi (dato ANAS).
Da oltre 3 anni le associazioni e tanti cittadini sostengono che un progetto diverso si può realizzare: allargamento della sede stradale al fine di tutelare le utenze più deboli, rettificazione dei tratti più tortuosi, sostituzione delle rotonde con svincoli lineari, eliminazione dei viadotti inutili e dispendiosi a partire da quello di Cernusca, come del resto era previsto nel precedente e meno impattante progetto ANAS di solo tre anni prima. Non esiste alcuna associazione del NO ma solo associazioni del “meglio”, e durante la serata è stata chiarissima la richiesta, fatta ad ANAS, alla Presidenza del Consiglio ed alla Politica, di rendere possibile la revisione del progetto di ammodernamento della Strada Statale 45, accogliendo le previsioni tecniche migliorative redatte dai competenti tecnici incaricati dai cittadini, l’ing. Favalli e l’arch. Turati, dimostrando la volontà di tutti di migliorare il progetto.
La serata ha evidenziato che l’ammodernamento è necessario ma può essere realizzato senza danneggiare ambiente, turismo, residenti ed economia della valle. A questo punto dell’iter spetta proprio alla Presidenza del Consiglio questa Ultima Possibilità, titolo della serata, di chiudere positivamente questa vicenda, dimostrando che la posizione dell’associazione Utenti e Residenti SS45 e del Comune di Rivergaro è di buon senso e può minimizzare gli impatti di un progetto i cui costi attuali sono nettamente maggiori dei benefici apportati. Nessuna minaccia di ricorso quindi , ma una ultima, ulteriore occasione propositiva di risolvere il problema SS45.
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