Amministratore di sostegno si intasca i soldi della persona assistita, prelievi per 14 mila euro

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Un avvocato piacentino, nominato amministratore di sostegno di un signore anziano affetto da problemi fisici invalidanti, si è intascato, indebitamente, 14 mila euro di proprietà della persona di cui aveva la responsabilità. Per lui è scattata la denuncia a opera della guardia di finanza.

Sono stati i tre figli della vittima a sporgere denuncia. L’uomo, 84enne, era ricoverato da tempo presso una struttura sanitaria residenziale poiché affetto da gravi problemi di salute.

L’amministratore ha la finalità di offrire, a chi si trovi nella impossibilità anche parziale o temporanea di provvedere ai propri interessi; uno strumento di assistenza che sacrifichi, nella minor misura possibile, la capacità di agire della persona assistita.

Come agiva

Attraverso l’esame delle movimentazioni bancarie, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria – coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dr.ssa Daniela Di Girolamo – hanno accertato che l’avvocato, durante la gestione del suo mandato, aveva arbitrariamente eseguito diversi prelevamenti di denaro dal conto corrente del proprio assistito; il tutto per un totale di circa 14.000 euro. Denaro che poi ha utilizzato per sostenere spese di natura personale, in spregio all’incarico ricevuto dal Giudice Tutelare.

Per tale motivo per l’uomo è scattata la denuncia da parte finanzieri per il reato di peculato aggravato.

Per giustificare alcuni prelevamenti in contante, il citato professionista ha dichiarato trattarsi di somme elargite “in nero” ad altri colleghi per consulenze professionali; tesi che gli è costata un altro paio di denunce per diffamazione da parte degli interessati.

Su richiesta del Pubblico Ministero, il GIP presso il Tribunale di Piacenza ha disposto il sequestro preventivo per equivalente finalizzato alla confisca di parte della somma sottratta, eseguito dalle Fiamme Gialle sui c/c intestati all’indagato.

In una fase successiva l’avvocato, ravvedendosi per la propria condotta, ha integralmente risarcito il danno di oltre 14.000 euro, versando il denaro all’attuale amministratore di sostegno. Per tale motivo, gli è stato revocato il sequestro preventivo precedentemente disposto.

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