In consiglio comunale si parla di ambiente. E non poteva essere altrimenti dopo i clamorosi sviluppi della vicenda Piazza Cittadella. In particolare, è stata Alternativa Per Piacenza a sollevare un ordine del giorno sul tema. Stefano Cugini prende spunto da un brano del Pug per chiedere un chiarimento alla giunta.
“Abbiamo inteso riprendere il testo dell’obiettivo operativo: “Assicurare attraverso la redazione del Pug il contenimento del consumo di suolo”. Lo abbiamo messo a confronto, sinceramente preoccupati, con la nota di aggiornamento al DUP, a commento proprio di quell’obiettivo operativo che cita: “E’ in corso la redazione del Pug attraverso il quale saranno individuate le azioni strategiche finalizzate a favorire nuovi insediamenti produttivi anche attraverso azioni di rigenerazione dei tessuti esistenti e di recupero di aree dismesse o degradate”.
“Ora se l’italiano non ha un’opinione vi rendete conto del carpiato rovesciato che c’è all’interno di questi due passaggi. L’oggetto del Pug sembra passare dalla salvaguardia del suolo a favorire azioni strategiche atte a favorire nuovi insediamenti produttivi. Per noi deve essere l’esatto contrario. Siano gli insediamenti produttivi una quota parte della più ampia volontà politica di assicurare il contenimento del consumo di suolo”.
“Affinché, parafrasando le parole del giudice Faccio, nella sua ormai celebre ordinanza, il bene ambientale riceva da parte della pubblica amministrazione adeguata protezione, perché è ritenuto non recessivo rispetto ad altri interessi costituzionalmente protetti, come l’iniziativa economica privata. Noi chiediamo a voi, maggioranza, di riconfermare ad alta voce quel che voi stessi avete scritto nel Dup”.
L’assessore all’Urbanistica, Adriana Fantini, ha voluto rassicurare Cugini.
“Si voleva sottolineare l’invito a utilizzare la modalità della rigenerazione urbana anche per l’ambito produttivo che è quello storicamente meno utilizzato proprio perché i manufatti che noi abbiamo a disposizione per la rigenerazione urbana hanno statisticamente più probabilità di essere rimessi in circolo con altre funzioni che non quelli della produzione”.
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