Alla Cattolica torna il progetto MyMentor, un ponte tra studio e mondo del lavoro: “Importante opportunità” – AUDIO

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All’Università Cattolica si è tenuto il Kick Off MEETING dell’edizione 2024/2025 del Progetto MyMentor. Il progetto è stato attivato nell’anno accademico 2015/2016 nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Gestione d’Azienda – profilo General Management della Facoltà di Economia e Giurisprudenza.

Il Mentor, tipicamente un profilo sufficientemente maturo da poter trasferire conoscenze e spunti utili per la crescita professionale di un giovane in procinto di approcciarsi al mondo del lavoro, ha il compito di supportare gli studenti svolgendo il ruolo di consigliere, guida e precettore.

My Mentor ha consentito fin da subito la nascita di relazioni destrutturate tra Mentor e Mentee, basate sull’ informalità, sull’ assenza di vincoli, sulle relazioni interpersonali piuttosto che professionali dei soggetti coinvolti. Professionisti e studenti, in base al nostro vissuto, hanno generato legami solidi e duraturi, che sono sfociati oltre che in inserimenti in stage nei contesti organizzativi in una vera e propria relazione interpersonale, che continua anche oggi dopo la conclusione della mentorship garantendo al Mentee un supporto continuativo nel suo percorso di crescita personale e professionale.

La testimonianza di una studentessa

Lorena Cravero ha svolto il suo progetto MyMentor presso WE.MA. Srl, che è una realtà piacentina nel campo della carpenteria meccanica.

E’ stato un progetto molto formativo perché ho avuto la possibilità di capire un po’ più da vicino quello che è il mondo dell’imprenditorialità, che cosa significa essere a capo di un’azienda, in quanto la mia mentor è l’amministratrice delegata di questa azienda ed è stato molto interessante appunto vedere come si gestisce un’intera struttura aziendale e quelle che sono le varie figure all’interno di un’azienda”.

Uno scambio di valori

Perché partecipo a MyMentor? È bello partecipare MyMentor perché hai un contatto con i ragazzi e spesso si dice che i mentor sono chiamati a passare qualcosa ai ragazzi: in realtà quasi sempre avviene l’inverso, per cui sono sempre i ragazzi che spesso ti comunicano motivazione, creatività, voglia di fare, gusto della ricerca, cordialità, curiosità. Quando partecipi a un progetto di questo genere non te lo aspetti ma poi ti trovi addosso tutte queste cose, ti trovi a ricevere tutte queste cose e quindi mi aiutano molto, mi aiutano molto professionalmente e poi anche personalmente è comunque sempre bello aver che fare con studenti che sono brillanti, giovani, motivati, per cui io sono molto contento di essere un mentor del progetto MyMentor Cattolica e sono molto contento di essere qui oggi e spero di riuscire a partecipare ancora per tanti anni”. Sono le parole di Silvano Bassi, di Saipem.

Un’edizione importante

Un’edizione importante perché ci ha visto partecipi nella crescita di un percorso formativo unico in Italia che ha dato grande lusso alla nostra università e siamo fieri come ex-alunni e come alunni attuali di portare avanti. Si tratta dunque di un’edizione molto importante perché vede l’ingresso all’interno dei nostri mentee, dei dottorandi di ricerca e una grossa novità perché riusciamo a dare e a costruire valore non solo con i nostri studenti laureandi, ma anche con coloro i quali hanno iniziato già un’attività avanzata, cercando di valorizzare il loro talento e di apprezzarne le qualità all’interno della nostra regione”. Lo spiega Fabrizio Capocasale, confounder e program manager di MyMentor.

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