Carenze igienico-sanitarie, lacune a livello burocratico e soprattutto alcol venduto a minori. Nei guai è finito il titolare di un locale della città. I carabinieri del Nas hanno effettuato un controllo all’interno del bar. Durante l’ispezione, i militari hanno rilevato la mancanza dell’apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico, dispositivo obbligatorio per gli esercizi muniti di licenza per la somministrazione di bevande alcoliche o superalcoliche con orario di chiusura successivo alla mezzanotte. I carabinieri hanno riscontrato carenze igienico-sanitarie, tra cui bevande stoccate dietro il bancone di vendita a diretto contatto con la pavimentazione e un deposito alimenti in condizioni non idonee, interessato da polvere, ragnatele e materiali non pertinenti all’attività commerciale in promiscuità con gli alimenti”.
I carabinieri hanno accertato l’omessa attuazione delle procedure Haccp, con particolare riferimento alla mancanza di un elenco dei fornitori qualificati e al mancato monitoraggio previsto per la lotta contro gli animali infestanti e striscianti. Hanno inoltre accertato la vendita di bevande alcoliche o superalcoliche a cinque minori di 18 anni, ma comunque maggiori di 16 anni. Il bar era privo del quaderno o libro degli allergeni, documento obbligatorio per indicare gli ingredienti e le sostanze che possono provocare allergie o intolleranze alimentari nelle preparazioni poste in vendita “sfuse”. Per questa mancanza, è stato emesso l’istituto della diffida”.
I carabinieri hanno sanzionato il legale rappresentante del locale con una sanzione da 3.733 euro.
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