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Airbag difettosi, associazioni di categoria: “Situazione allarmante anche per tanti automobilisti piacentini” – AUDIO

Airbag difettosi, associazioni di categoria: “Situazione allarmante, incertezza e disagi per i proprietari”. Federcosumatori e Adiconsum segnalano che anche da Piacenza arrivano segnalazioni che riguardano il problema legato soprattutto a modelli di Citroën C3 e DS3. I proprietari di queste auto hanno ricevuto una raccomandata , una lettera di richiamo, che riguarda gli Airbag prodotti dalla società Takata.

Nelle letterespiega Angela Cordani Presidente di Federconsumatori Piacenza – ricevute con raccomandate si parla anche di pericolo di morte per conducente e passeggeri in caso di incidente. E’ molto allarmante. Tra l’altro ci stanno segnalando che altre case automobilistiche avrebbero installato questo tipo di airbag che nel tempo può produrre lesioni. 

I cittadini cosa vi dicono?

Non uso più quell’auto, neppure per portarla alla riparazione… altri si chiedono se sono coperti dall’assicurazione. Poi c’è il problema su come fare per recarsi al lavoro. Inoltre allarmano anche i tempi lunghi, anche mesi, per la riparazione.

Situazione difficile per chi è obbligato a usare l’auto

La nostra associazione ha chiesto un incontro urgente al gruppo al fine di rappresentare i disagi dei cittadini. Sarebbe doveroso provvedere subito con delle auto sostitutive o al risarcimento dei costi. Oppure segnalare imprese convenzionate per risolvere il problema, naturalmente a costo zero per i clienti.

Sono diversi i piacentini coinvolti?

Si, diverse lettere, telefonate e mail. I cittadini hanno soprattutto paura a utilizzare questi mezzi che possono causare anche la morte, come c’e scritto nella lettera. 

Airbag difettosi, disagi anche per tanti piacentini” – AUDIO intervista

Nota stampa Adiconsum Piacenza

Anche a Piacenza, come nel resto d’Italia, è emerso il problema che riguarda i modelli Citroën C3 prodotti tra il 2009 e il 2017 e DS3 prodotti tra il 2009 e il 2019. I proprietari di queste auto hanno ricevuto una raccomandata dalla casa produttrice che intima loro di smettere di usarle immediatamente a causa di un difetto negli airbag Takata, che potrebbe causare gravi lesioni o morte in caso di incidente.

La situazione è seria per molti cittadini che si ritrovano con l’auto inutilizzabile e senza un mezzo alternativo per le proprie esigenze quotidiane. Le officine autorizzate, inoltre, sono sprovviste dei ricambi necessari per le riparazioni, mentre le procedure per ottenere un risarcimento o un’auto sostitutiva da parte di Citroën e Ds si rivelano farraginose e inefficaci.

Adiconsum, l’associazione dei consumatori, ha già ricevuto diverse segnalazioni da parte di proprietari esasperati che non riescono ad attivare le procedure per ottenere assistenza, né a ricevere un indennizzo o un’auto sostitutiva. L’associazione invita alla prudenza e sconsiglia di utilizzare le auto bloccate, evidenziando anche il rischio di non essere coperti dall’assicurazione in caso di incidente, anche lieve.

Oltre ai disagi pratici, sorgono dubbi sulla gestione delle auto parcheggiate a causa del difetto: la presenza di gas negli airbag difettosi impone di sapere come smaltire gli apparati in sicurezza, e Citroën e Ds non hanno ancora fornito indicazioni chiare al riguardo. Adiconsum sollecita le case automobilistiche a fornire informazioni precise e ad agire con tempestività per riparare le auto, risarcire i proprietari per i disagi causati e tutelare la loro sicurezza.

Per maggiori informazioni e per ottenere assistenza, è possibile contattare Adiconsum al numero 0523 752745 o consultare il sito web dell’associazione di consumatori, costituita presso la CISL.

Nota stampa Federconsumatori

Stiamo ricevendo centinaia di segnalazioni da parte di utenti che si son visti recapitare da parte di Citroën o DS Automobiles una lettera di richiamo per il sistema di gonfiaggio degli Airbag prodotti dalla società Takata.

“Le sostanze chimiche contenute in questi dispositivi di gonfiaggio potrebbero deteriorarsi nel tempo, esponendo guidatore e passeggero al rischio di rottura del dispositivo di gonfiaggi dell’Airbag con una forza eccessiva in caso di incidente, in grado di provocare gravi lesioni o morte.” – riporta la nota ricevuta da molti automobilisti che, allarmati, si sono rivolti a noi chiedendo supporto.

L’azienda, alla luce di tale rischio, chiede ai clienti di sospendere immediatamente la guida del veicolo.

Inoltre, l’azienda invita i propri clienti a rivolgersi al più presto a un riparatore autorizzato, qui sorge il secondo problema: gli utenti, infatti, ci segnalano che i riparatori riferiscono di non essere in possesso del pezzo di ricambio necessario e pertanto non è possibile effettuare alcun intervento. Gli utenti che hanno portato il proprio veicolo presso le autofficine autorizzate alla riparazione, quindi, hanno dovuto scegliere tra rientrare a casa con il mezzo difettoso, a proprio rischio e pericolo, o depositare il veicolo presso la concessionaria fino a data da destinarsi, in attesa del ricevimento dei pezzi di ricambio.

Una situazione che sta causando danni e disagi a molti cittadini, oltretutto giustamente allarmati all’idea di circolare a bordo di una vettura che rappresenta un rischio per la loro sicurezza.

Una vicenda che ha dell’inverosimile, di fronte a cui troviamo del tutto scorretto e irrispettoso che le aziende non si affrettino a porre rimedio, rendendo disponibile con la massima urgenza il pezzo di ricambio indispensabile per rimette in circolazione, in sicurezza, i veicoli interessati dal richiamo. Per fare chiarezza e sollecitare un intervento tempestivo di Citroën e DS Automobiles, abbiamo chiesto loro un incontro urgente, al fine di rappresentare le preoccupazioni dei clienti, esponendo loro l’entità ingente dei danni che la mancata possibilità di circolazione sta causando ai cittadini interessati. Sarebbe doveroso, a nostro avviso, provvedere quantomeno al noleggio gratuito di vetture sostitutive o alla rifusione degli eventuali costi sostenuti dall’utente a tal fine.

Ci riserviamo, in ogni caso, la facoltà di valutare l’intervento in altre sedi per tutelare i diritti dei cittadini coinvolti, qualora il confronto con le aziende non sia soddisfacente.

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