“L’agricoltura oggi è nel mirino, vittima di una concezione malata di ambiente”

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Il 18 luglio scorso si è tenuta l’assemblea generale ordinaria di Confagricoltura Piacenza. L’associazione ha un bilancio solido grazie al quale è possibile prevedere anche un ragionato sviluppo organizzativo; come, del resto, l’aumento costante della complessità degli uffici impone proseguendo con la tradizionale linea di oculatezza e razionalità.

“La nostra attenzione è sempre volta alle imprese e ai bisogni dei nostri soci; sia in termini di servizi, sia in termini di rappresentanza sindacale – ha commentato il presidente Filippo Gasparini.”Su entrambi i fronti, che sono in realtà assai più interconnessi di quanto si percepisce, portiamo avanti i nostri valori; lo spirito d’impresa e la battaglia contro il pensiero comune che con oscurantismo non ascolta la scienza. Siamo innovatori e restauratori al tempo stesso. Oggi produrre, fare volumi è l’innovazione. Non perdiamo l’occasione di ribadirlo e lo faremo anche in occasione delle celebrazioni per il centenario”.

L’assemblea generale, è stata dunque l’occasione per annunciare ai soci l’importante ricorrenza in programma l’11 novembre, a San Martino; data non casuale. “In quella occasione vogliamo condividere con la cittadinanza un traguardo importante; testimonianza di un glorioso passato, ma soprattutto stimolo a guardare al domani con la determinazione e l’orgoglio di chi ci ha preceduto”- ha sottolineato Gasparini. Il presidente ha dunque passato in rassegna i diversi comparti delineandone opportunità e criticità.

“Condanna ipocrita dei suoi processi produttivi”

“Credo che l’agricoltura oggi, per come è comunicata dai media e percepita per lo più dalla politica, sia violata nei suoi princìpi – ha detto Gasparini – . C’è una condanna ipocrita dei suoi processi produttivi; tutti i dibattiti che riguardano l’ambiente la vedono sul banco degli imputati; e l’innovazione viene letta solo come progettualità verso un minor spreco di risorse, contribuendo così a generare una deriva dalla realtà. Basti pensare all’approccio pseudo-conservativo della risorsa idrica che non considera che l’acqua ha un ciclo e per definizione non si spreca”.

Secondo il presidente di Confagricoltura Piacenza il settore primario si è dimenticato di due vecchi obiettivi fondamentali che erano prioritari nei libri di politica agraria; avere capacità di stare sul mercato e andare a prendere il valore aggiunto.

“In un momento in cui la rappresentanza è inflazionata – ha concluso – credo che il nostro compito inderogabile, come Confagricoltura, sia quello di supportare le imprese per metterle in condizione di raggiungere questi obiettivi. Il sistema deve correre per generare domanda, uscire dalla concezione malata di ambiente, sdoganare il valore positivo della produttività. In questo siamo soli e poco simpatici, ma noi proseguiamo con il coraggio che la nostra storia e le nostre aziende ci impongono”.

Fratelli d’Italia alla Regione: “Aiuti per le aziende piacentine”

Si è appena svolta l’Assemblea generale di Confagricoltura Piacenza, che questo autunno celebrerà i cento anni dalla nascita dell’associazione. Le celebrazioni del centenario sono previste per l’11 novembre, giorno di San Martino di Tours, che tradizionalmente segna il termine dell’annata agricola. Nel corso dell’assemblea, sulla relazione annuale, è emerso l’appello affinché le aziende raggiungano i loro obbiettivi. In particolare crisi il settore bieticolo che ha registrato il parere negativo del commissario europeo Hogan alla concessione di aiuti straordinari a sostegno del mercato saccarifero. I consiglieri di Giorgia Meloni interrogano la Giunta per chiedere se non voglia valutare lo stanziamento di contributi regionali straordinari e una tantum, con apposito bando, per aiutare le aziende del territorio a raggiungere gli obbiettivi prefissati, accogliendo l’istanza emersa dall’Assemblea annuale di Confagricoltura in occasione delle celebrazioni del centenario di Confagricoltura.

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