Parlare di Corrado Sforza Fogliani non è semplice, e non è semplice ricordare cosa abbia rappresentato la sua figura per Piacenza. L’avvocato si è spento oggi all’età di 83 anni dopo un ricovero all’Humanitas di Milano per una grave malattia. I funerali saranno celebrati martedì 13 dicembre alle 11 nella Basilica di Santa Maria di Campagna. La camera ardente è allestita nella sua abitazione di via Garibaldi 36 e alle18,30 del 12 dicembre si terrà il rosario.
Che qualcosa non andasse si era capito quando Sforza Fogliani, in un solo giorno, aveva rassegnato le dimissioni dal consiglio comunale e dal cda della Ricci Oddi, due ruoli a cui teneva particolarmente e ai quali certamente non avrebbe mai rinunciato, se non per cause di forza maggiore. Non erano certo le uniche due cariche ricoperte da Sforza Fogliani, un uomo che oggettivamente si è sempre speso per Piacenza su fronti diversi: dall’economia alla politica, dal sociale alla cultura, dallo sport alla solidarietà.
Dal 1986 al 2012 è stato presidente della Banca di Piacenza per poi lasciare la carica e diventare presidente d’Onore e presidente del comitato esecutivo. Dal 1991al 2016 ha rivestito la carica di presidente nazionale di Confedilizia, restandone poi presidente del Centro Studi. Attualmente era presidente dell’Associazione Nazionale delle Banche Popolari (ANBI) e di Assopopolari.
A livello politico era presidente dell’associazione Liberali Piacentini con la quale si è candidato a sindaco in occasione delle ultime elezioni comunali (Liberali Piacentini – Terzo Polo). Dopo aver superato l’8% delle preferenze, Sforza Fogliani aveva ottenuto un seggio in consiglio comunale. Consiglio comunale dove era già stato in passato, precisamente nel 1964, e dove era restato per ben 35 anni.
Ma oltre alla politica e all’economia, Sforza Fogliani ha sempre avuto un amore incondizionato per la cultura. Dalla Banca di Piacenza, più precisamente dal vicino Palazzo Galli (ribattezzato poi PalabancaEventi), sono partite per anni iniziative tra le più variegate: nel corso dei decenni le mura di palazzo Galli hanno ospitato illustri nomi del giornalismo, della politica, dell’economia, dell’arte. Convegni, concerti, incontri, dibattiti, presentazioni di libri. Senza contare il Festival della Cultura e della Libertà: un ciclo di incontri ospitato proprio nel palazzo di via Mazzini e incentrato appunto sul concetto di Libertà, partendo sempre da quell’ideale liberale a cui è sempre stato fedele.
Iniziative culturali che spesso venivano indirizzate alla sua amata basilica di Santa Maria di Campagna, divenuta negli anni uno dei centri nevralgici della cultura piacentina. Dalla Salita al Pordenone (che ha portato a Piacenza visitatori da tutto il mondo) fino alla celebrazione dei 500 anni della basilica. Sforza Fogliani era riuscito a portare in Santa Maria di Campagna persino una leggenda della musica come Patti Smith.
Da tutto lo staff di Radio Sound le più sentite condoglianze alla moglie Antonietta, alla figlia Maria Paola e a tutti i familiari.
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