Accusata di truffe online, ma mancano prove tangibili: 50enne assolta

Tentata violenza sessuale su una minorenne

Il giudice Ginandrea Bussi ha assolto una cittadina di origini tedesche, T.S. di 50 anni, oggi residente a Pesaro, dal reato di truffa aggravata online.

La donna, che da accertamenti disposti aveva in carico plurime denunce per truffa realizzate sempre attraverso la rete internet era difesa dagli avvocati Antonino Castorina e Davide Barillà del Foro di Reggio Calabria che hanno scelto, di intesa con la cliente, il rito abbreviato.

Nelle ipotesi dell’accusa sostanzialmente la donna avrebbe avviato varie vendite di prodotti online tramite un noto portale presente in rete senza che i prodotti di fatto venissero consegnati agli acquirenti.

Dopo una serie di denunce e un’attività investigativa meticolosa volta a ricostruire le condotte contestate non sono emersi indizi a sufficienza per dimostrare la penale responsabilità della donna.

L’assoluzione per come richiesta dai legali della donna è stata disposta dal giudice con parere favorevole del pubblico ministero alla luce del fatto che mancava la prova contro ogni ragionevole dubbio circa la sua responsabilità.

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