Nella mattinata del 17 dicembre la Polizia di Stato, all’esito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza, ha tratto in arresto un 34enne di origine tunisina, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentato omicidio.
L’attività investigativa condotta dalla locale Squadra Mobile è relativa ad una serie di scontri tra fazioni contrapposte di cittadini di origine nordafricana, verosimilmente per ragioni connesse al traffico di sostanze stupefacenti. Risse avvenute la notte tra il 13 ed il 14 luglio 2024, tra corso Vittorio Emanuele II, Piazzale Genova, Pubblico Passeggio e via Colombo.
Nel corso degli scontri, dapprima in via Colombo un ragazzo appartenente al gruppo dell’arrestato, veniva colpito con un’arma da taglio all’ascella. Per tale fatto, gli agenti hanno identificato e deferito due ragazzi di origine egiziana. La vittima ha riportato 7 giorni di prognosi.
Gli scontri sono ripresi quindi in centro, ed in quella circostanza, per vendicare il ferimento dell’amico, l’arrestato ha colpito un ragazzo di origine egiziana con un fendente al petto, che solo fortuitamente non ha raggiunto organi vitali. Il ferito è finito in ospedale, e i medici lo hanno ricoverato in prognosi riservata. Operato d’urgenza, i medici lo hanno poi giudicato guaribile in 30 giorni.
All’arrivo delle Volanti sul luogo dell’ultima lite, allertate dai passanti, tutti i contendenti, eccetto il ferito, si erano già dati alla fuga, lasciando sul posto una lama e diverse tracce di sangue.
La polizia ha avviato un’attività investigativa per identificare le fazioni contrapposte, anche attraverso l’immediata analisi dei filmati di videosorveglianza e delle fonti aperte. Gli agenti hanno anche individuato un post sui social network in cui il gruppo dell’accoltellatore “festeggiava” l’aggressione appena compiuta.
Attraverso la descrizione fornita dalla persona offesa, i poliziotti hanno identificato attraverso un particolare tatuaggio l’autore dell’accoltellamento. Era un uomo noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti, che all’esito degli accertamenti hanno tratto in arresto nella mattinata del 17 dicembre e tradotto in carcere.
Il soggetto, regolare e con numerosi precedenti penali e di polizia, ad ottobre era stato anche proposto dal Questore di Piacenza per l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Una misura di prevenzione irrogata dal Tribunale di Bologna il giorno stesso dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, pertanto al termine del periodo detentivo, all’indagato sarà applicata per 18 mesi la sorveglianza speciale, con l’obbligo di soggiorno nel Comune di residenza.
Sono in corso ulteriori indagini al fine di identificare e valutare la responsabilità degli altri soggetti coinvolti.
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