Accesso al credito, Gian Luca Barbieri di Confcommercio Piacenza: “Va superata questa difficoltà per evitare nuove chiusure. Il terziario a Piacenza, il 63% rappresenta la parte maggioritaria, quindi sono quelle imprese che hanno il peso economico maggiore producendo il 73% del valore aggiunto delle aziende del territorio. Però ci sono anche delle ombre che riguardano il calo delle attività”. Il Direttore di Confcommercio Piacenza commenta i principali risultati del primo osservatorio economico commissionato da Confcommercio Piacenza a Format Research.
Complessivamente il terziario dà lavoro al 59% degli occupati della Provincia di Piacenza. Le imprese del commercio danno lavoro complessivamente a quasi 15.000 addetti, dei quali il 59% operano presso le imprese del commercio al dettaglio e il 41% presso le imprese del commercio all’ingrosso. Il dato degli occupati presso l’ingrosso di Piacenza è significativamente superiore rispetto al dato dell’ingrosso a livello nazione, che costituisce il 34% degli addetti del commercio.
In peggioramento al 30 settembre 2023 il saldo tra imprese nuove nate del terziario e imprese cessate del terziario nel territorio della provincia di Piacenza.
C’è purtroppo una tendenza – prosegue Barbieri – ad un calo del numero complessivo delle aziende del settore. Quindi questi dati vanno letti con attenzione. Infatti bisogna comprendere se si tratta del frutto di una crisi che ancora non ha mostrato tutti i suoi effetti, se è un fenomeno temporaneo o qualcosa in contro tendenza rispetto ai dati che avremo nel 2024.
Pandemia e crisi economica i principali motivi?
E’ sicuramente la conseguenza di questi fenomeni, ma soprattutto va guardata la contrazione del credito delle nostre imprese. In particolare hanno impegni verso le banche che stanno diminuendo. L’aumento dei tassi di interesse ha portato difficoltà di accesso al credito e scoraggia la capacità di investimento delle aziende costringendo qualcuna a cessare l’attività.
Accesso al credito, Barbieri di Confcommercio Piacenza: “Va superata questa difficoltà” – AUDIO intervista
I dati
Il 65% delle imprese del commercio sono imprese del commercio al dettaglio alimentare e non alimentare e il 35% sono imprese del commercio all’ingrosso. Le imprese del commercio danno lavoro complessivamente a quasi 15.000 addetti, dei quali il 59% operano presso le imprese del commercio al dettaglio e il 41% presso le imprese del commercio all’ingrosso. Il dato degli occupati presso l’ingrosso di Piacenza è significativamente superiore rispetto al dato dell’ingrosso a livello nazione, che costituisce il 34% degli addetti del commercio.
Turismo
Nel turismo le strutture di ricezione turistica e alberghiera sono il 5,5% del totale turismo mentre i pubblici esercizi (bar e ristoranti sommati insieme) costituiscono il 94,5%. Le imprese del turismo di Piacenza occupano in totale 6.030 addetti. Le imprese dei servizi danno lavoro complessivamente a quasi 25.300 addetti, dei quali il 32% nelle imprese dei trasporti e della logistica, contro una media Italia del 18%, e il 25% nei settori delle attività professionali, scientifiche e tecniche, contro una media Italia nei medesimi settori pari al 22%.
Occupazione
Il 58,1% degli occupati del terziario opera presso le microimprese (che sono il 96,3%), il 21,1% degli occupati è impiegato presso le piccole imprese (3,2% del totale), il 12,3% degli occupati opera presso le medie imprese del terziario (0,4%) ed infine l’8,5% degli occupati è impiegato presso le grandi imprese (0,1% delle imprese del terziario, 19 imprese in totale). Il valore aggiunto generato dal totale delle imprese extra-agricole della Provincia di Piacenza è pari a 7,8 miliardi di euro. Oltre il 73% del valore aggiunto è prodotto dalle sole imprese del terziario (5,7 miliardi in totale), il 22,6% è prodotto dalle imprese manifatturiere e il 4,1% dalle imprese delle costruzioni.
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