“Prima di andare in scena”, il 25 gennaio appuntamento dedicato a Giulio Cesare di Georg Friedrich Händel

“Prima di andare in scena”, il 25 gennaio

Sabato 25 gennaio alle 17, al Ridotto del Teatro Municipale, prosegue “Prima di andare in scena”, la rassegna di presentazione e guida all’ascolto delle opere realizzata grazie alla collaborazione tra Fondazione Teatri e Amici della Lirica di Piacenza.

L’incontro, a ingresso libero, sarà dedicato a Giulio Cesare di Georg Friedrich Händel, in programma venerdì 31 gennaio e domenica 2 febbraio nell’ambito della Stagione d’Opera del Municipale in un nuovo allestimento coprodotto dai Teatri di Ravenna, Modena, Piacenza, Reggio Emilia, Lucca e Bolzano.

 Il musicologo e musicista Gian Francesco Amoroso condurrà la presentazione dell’opera al Ridotto, interpretando al pianoforte alcuni brani, con la partecipazione di Chiara Biondani (contralto), Costanza Falcinelli (soprano), Mengli Zhan (soprano), He Hu (baritono).

Dramma musicale in tre atti su libretto in lingua italiana di Nicola Francesco Haym, il Giulio Cesare venne rappresentato per la prima volta il 20 febbraio del 1724 al King’s Theatre di Londra. Il libretto, ampiamente rielaborato, deriva da quello omonimo di Giacomo Francesco Bussani, rappresentato per la prima volta nel 1677 a Venezia con musiche di Antonio Sartorio. Per la prima londinese dell’opera di Händel, il libretto di Haym, da lui stesso tradotto in inglese, fu messo a disposizione del pubblico per favorire la comprensione dell’opera. L’episodio storico che ispira la trama del dramma è la campagna d’Egitto condotta da Giulio Cesare nel 48-47 a.C.

Alla prima – che vedeva protagonisti la primadonna Francesca Cuzzoni ed il contraltista castrato Francesco Bernardi, detto il Senesino, due vere star del canto lirico dell’epoca – l’opera ebbe un successo immediato ed Händel la riprese, com’era consuetudine all’epoca, con numerosi successivi cambiamenti.

Come molte altre opere del primo Settecento, anche il Giulio Cesare è stato quasi dimenticato nel corso del XIX secolo, per conoscere una “rinascita” solo nel 1922, a Göttingen, sia pure in una versione riveduta. In tempi più recenti l’opera si è rivelata come una fra quelle maggiormente apprezzate dal pubblico moderno per l’accessibilità e la gradevolezza della musica composta da Händel.

Il ruolo principale e i personaggi di Tolomeo e Nireno, scritti originariamente per castrati, vengono oggi interpretati da contralti o mezzosoprani en travesti, oppure da controtenori.

Considerata tra le migliori opere di Händel, viene apprezzata soprattutto per la superba scrittura vocale, l’impatto drammatico e la maestosa orchestrazione. Lo schema in uso al tempo – che intreccia amore e politica, gelosia ed eroismo, senza tralasciare i temi della vendetta e della ricerca della gloria – è supportato da una ricchezza di recitativi alternati a numerose arie in assoluta armonia, restituendo tutta la forza necessaria all’azione drammatica e all’unità scenica.

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