“I vecchi adagi ricordano sempre come le bugie, bene o male, abbiano sempre un respiro molto corto e credo che i CAU annunciati dallo scorso Assessore alla Sanità Raffaele Donini come la scoperta dell’America, si possano iscrivere pienamente in questa categoria”.
Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri sull’ennesimo problema registrato sui Centri di Emergenza Urgenza. “I CAU sono un fallimento totale, negarlo è puerile e dannoso se chi sostiene la loro bontà è un politico. Problemi organizzativi, logistici e strutturali ne hanno decretato la loro morte ancora prima che fossero varati quelli che ormai sono visti come dei pronto soccorso di serie B contravvenendo in pieno l’intesa sottoscritta ed ogni volontà di collaborazione, nonché, ed è ancora più grave, l’accordo collettivo nazionale”.
Per Tagliaferri, poi, il fallimento dei CAU ha ulteriori chiavi di lettura che toccano anche in maniera peculiare il territorio piacentino. “L’affondamento dei CAU finisce per acuire lo stato di profonda crisi in cui da diverso tempo si dibatte la sanità regionale; ‘l’armonica e sinergica divisione’ tra ospedali hub e spoke, tra quelli centrali e di comunità è rimasta ampiamente sulla carta, così come il passaggio di competenze e responsabilità verso la sanità territoriale si è risolta in un patetico scaricabarile che ha fatto capire come non ci fossero e non ci siano idee su come raddrizzare la nostra sanità”.
“Di più: è sconsolante dover registrare come a tutte queste inefficienze Bonaccini e il Pd per tutta risposta hanno messo in atto una polemica del tutto inutile sulle risorse messe a disposizione dal Governo Meloni al comparto sanitario. Polemica non solo inutile ma anche falsa, perché proprio sotto la guida di Fratelli d’Italia gli stanziamenti per la sanità sono arrivati a record assoluti”.
“Spiace infine rilevare come il fallimento dei CAU imponga prezzi differenti alle varie province: se per il comparto bolognese questa situazione ha un prezzo tutto sommato sostenibile, per Piacenza è l’ennesima mazzata per ospedali di comunità ampiamente depotenziati, nuovi ospedali di cui si ancora si vagheggia ed una sanità territoriale prossima al collasso”.
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