Podcast realizzato dal commercialista Dott. Gianluigi Boselli con la collaborazione delle Ragioniere Michela Boiko e Giulia Ghirardotti.
L’Agenzia delle Entrate ha inviato nei primi giorni di dicembre oltre 700 mila lettere di compliance a soggetti con Partita IVA, scatenando un acceso dibattito tra contribuenti e professionisti. Queste comunicazioni, relative a possibili anomalie nelle dichiarazioni dei redditi per l’anno 2023, invitavano i destinatari a considerare l’adesione al concordato preventivo biennale prorogato al 12 dicembre 2024.
Le lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate generano polemiche tra Partite IVA e professionisti
L’Agenzia delle Entrate ha inviato, nei primi giorni di dicembre, oltre 700 mila lettere di compliance a soggetti con Partita IVA, generando un acceso dibattito tra contribuenti e professionisti del settore fiscale. Queste comunicazioni, riguardanti possibili anomalie nelle dichiarazioni dei redditi per l’anno 2023, invitavano i destinatari a valutare l’adesione al concordato preventivo biennale, la cui scadenza è stata prorogata al 12 dicembre 2024.
I contenuti delle lettere e le anomalie segnalate
Le lettere evidenziavano che l’Agenzia, grazie agli incroci di dati tra le proprie banche dati, aveva individuato anomalie, come redditi dichiarati da attività di impresa inferiori rispetto a quelli di lavoratori dipendenti operanti nello stesso settore economico. Ai contribuenti veniva suggerito, in caso di inesattezze, di integrare la dichiarazione dei redditi 2023 e di aderire al concordato, potendo usufruire anche della sanatoria per il periodo 2018-2022.
Critiche al metodo di comunicazione
Il metodo dell’invio massivo e l’equiparazione tra redditi da impresa e redditi da lavoro dipendente hanno sollevato perplessità tra commercialisti e contribuenti. Per rispondere alle critiche, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato, il 6 dicembre, una FAQ sul proprio sito per chiarire il valore delle lettere: queste non rappresentano un avvio di controlli o accertamenti, ma sono esclusivamente informative. In assenza di inesattezze, infatti, non è richiesta alcuna azione da parte dei destinatari.
Dubbi e considerazioni sulla strategia
Nonostante i chiarimenti forniti, restano dubbi sulla strategia adottata dall’Agenzia, che molti considerano potenzialmente lesiva del rapporto di fiducia tra il fisco e i contribuenti. Sarà interessante monitorare il numero di adesioni al concordato nei prossimi giorni, vista la scadenza imminente.
Iniziative come queste puntano a promuovere la trasparenza e il dialogo, ma devono essere accompagnate da una comunicazione chiara, rispettosa delle diverse situazioni economiche dei destinatari, per evitare tensioni e fraintendimenti.
Commercialista di fiducia
Riascolta in Podcast tutte le puntate del consueto appuntamento con il dottor Gianluigi Boselli, commercialista di fiducia. In onda su Radio Sound ogni mercoledì ore 11.30 e in podcast in questa sezione.
Podcast Commercialista di fiducia
Dr. Gianluigi Boselli
Via Manfredi Giuseppe, 23 – 29122 Piacenza (PC)
Tel 0523 453120
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