Il 28 ottobre 2024, organizzato da UCID si terrà presso il Circolo dell’Unione di Piacenza alle 18.45, una conferenza con il relatore Manlio d’Agostino Panebianco, consulente di strategie organizzative aziendali ed esperto di reati economico-finanziari, che introduce l’incontro dal titolo “Artificial Intelligence e sostenibilità ambientale, economica, sociale”, con alcune considerazioni: «il binomio Intelligenza Artificiale e sostenibilità non può che essere inquadrato in una strategia G-Local (Zygmunt Bauman), in cui è necessario considerare tanto le caratteristiche e le specificità del contesto territoriale delle singole realtà locali, quanto le evoluzioni del contesto internazionale».
Artificial Intelligence rapporto tra applicazioni concrete e mondo valoriale
L’analisi, anche considerando la platea, si focalizzerà sul rapporto tra applicazioni concrete e mondo valoriale, infatti: “l’Intelligenza Artificiale offre la possibilità orientare in modo corretto l’impiego degli IoT, rendendoli smart-IoT, utilissimi nella gestione della sicurezza sul lavoro, al fine di prevenire gli incidenti, e quindi salvare vite umane, ma anche garantendo un miglior “ben-essere”. Inoltre possono supportare i modelli di compliance e di legalità, favorendo la prevenzione della commissione di reati; ed ancora, aumentando la tempestività decisionale, che pur richiedendo un cambiamento dei modelli tradizionali, possono consentire all’imprenditore o al manager di assumere decisioni maggiormente consapevoli, in un tempo ridotto“.
Intervista con il relatore dell’incontro Manlio d’Agostino Panebianco
Artificial Intelligence, la diffidenza
“La diffidenza è legata alla poca conoscenza – spiega il Dottor Manlio d’Agostino Panebianco relatore dell’incontro – per l’appunto, parlando di cose complesse, difficilmente poi le persone riescono a comprendere le potenzialità. L’intelligenza artificiale è qualcosa che è contenuta in tutti i nostri device, dalla lavastoviglie, al cellulare, fino al navigatore satellitare. Il problema è saperlo utilizzare.Dobbiamo parlare, dobbiamo far sì che le persone, tutti noi, si possa diventare consapevoli delle grandi capacità e delle grandi potenzialità, ma soprattutto di come saper utilizzare bene queste potenzialità”.
Abbassare i rischi
“Ad esempio per evitare i rischi e per abbassare la pericolosità degli effetti negativi. Uno per tutti. Noi abbiamo sempre pensato che giocare con i videogame fosse un passatempo da adolescenti.Invece oggi scopriamo che diventa la grande potenzialità dei più grossi chirurghi del domani. Perché sapere utilizzare un joystick, la combinazione tra competenza mente e competenza dell’intelligenza artificiale, passa attraverso l’uso di un joystick. Un percorso che ci porterà a pensare che l’intelligenza artificiale potrebbe essere un grande alleato”.
Artificial Intelligence, i capisaldi essenziali
Ed in ultimo, ponendo dei capisaldi essenziali: «Nel contesto dell’Intelligenza Artificiale, sono di certo necessarie ed opportune almeno due considerazioni. In primis, “l’antropocentrismo” non può essere un obiettivo, visto che non bisogna dimenticare, che in economia il primo potrebbe non essere raggiunto, ponendo grandi questioni di carattere sociale e del rispetto della dignità della “persona umana”; al contrario deve essere adottato come “metodo costante ed imprescindibile”.
Il dinamismo degli argomenti
La seconda è che “il grande dinamismo degli argomenti trattati non può portare ad alcuna conclusione, poiché sarebbe sbagliato pensare di mettere un punto ed a capo: al contrario, bisogna volgersi oltre “questa siepe, che da tanta parte, dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”(richiamando l’Infinito” di Giacomo Leopardi), per continuare ad essere un attore di questo cambiamento, senza divenirne solo uno spettatore passivo».
Il relatore
Il relatore Manlio d’Agostino Panebianco è docente a corsi universitari di Cyberanalysis & Data Protection, membro del BASC Università Milano Bicocca, accreditato all’European Data Protection Board EDPB’s Support Pool of Experts, Membro del Comitato di Presidenza e Direttore del Dipartimento “AI & Social-Economic Sustainability” di E.N.I.A. (Ente Nazionale per l’Intelligenza Artificiale); Membro del Comitato Scientifico di Federprivacy. È anche Console onorario della Malaysia per le regioni del Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Piemonte, nonchéAmbassador della LILT – Lega Italiana Lotta ai Tumori.
Comunicato post evento
Lo scorso 28 ottobre, nel salone del Circolo dell’Unione, affacciato sulla splendida Piazza Cavalli di Piacenza, gremito da una platea interessata ed attenta, ed alla presenza di alcune Autorità cittadine (tra cui il Signor Prefetto di Piacenza, dott. Paolo Ponta), Manlio d’Agostino Panebianco ha parlato della relazione tra “Artificial Intelligence e sostenibilità ambientale, economica, sociale”.
La conferenza promossa ed organizzata dall’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), è stata introdotta dal Presidente della locale sezione, dottor Giuseppe Ghittoni, è stata sviluppata dal relatore in modo interattivo con i partecipanti, evidenziando l’importanza non solo di comprendere l’evoluzione tecnologica, ma soprattutto di essere consapevole di quali siano le opportunità ed i rischi.
Panebianco ha evidenziato come «il binomio Intelligenza Artificiale e sostenibilità non può che essere inquadrato in una strategia G-Local (come illustrato da Zygmunt Bauman), in cui è necessario considerare tanto le caratteristiche e le specificità del contesto territoriale delle singole realtà locali, quanto le evoluzioni del contesto internazionale», continuando attraverso una disamina dei cambiamenti in corso (molto interessante, la considerazione sulla modificazione del modello decisionale e delle relative responsabilità).
Una particolare attenzione l’illustre relatore l’ha voluta porre sull’«“l’antropocentrismo” che non può essere un obiettivo»: una provocazione che trova il fondamento su una considerazione tecnica. Infatti, il relatore ha ricordato come«non bisogna dimenticare, che in economia un obiettivo potrebbe anche non essere raggiunto, ponendo grandi questioni di carattere sociale e del rispetto della dignità della “persona umana”; al contrario, porla al centro, deve essere adottato come “metodo costante ed imprescindibile” ».
L’analisi del relatore, è proseguita con una disamina delle cosiddette Smart-IoT: «l’Intelligenza Artificiale offre la possibilità orientare in modo corretto l’impiego degli IoT, rendendoli smart-IoT, utilissimi nella gestione della sicurezza sul lavoro, al fine di prevenire gli incidenti, e quindi salvare vite umane, ma anche garantendo un miglior “ben-essere”. Inoltre possono supportare i modelli di compliance e di legalità, favorendo la prevenzione della commissione di reati; ed ancora, aumentando la tempestività decisionale, che pur richiedendo un cambiamento dei modelli tradizionali, possono consentire all’imprenditore o al manager di assumere decisioni maggiormente consapevoli, in un tempo ridotto».
Prima di lasciare spazio alle domande, d’Agostino Panebianco ha voluto sottolineare come «il grande dinamismo degli argomenti trattati non può portare ad alcuna conclusione, poiché sarebbe sbagliato pensare di mettere un punto ed a capo: al contrario, [richiamando l’Infinito” di Giacomo Leopardi] bisogna volgersi oltre “questa siepe, che da tanta parte, dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”, per continuare ad essere un attore di questo cambiamento, senza divenirne solo uno spettatore passivo».
Nonostante i numerosi richiami e citazioni, il relatore avendo voluto adottare un linguaggio semplice e chiaro, è stato molto apprezzato dalla platea, ed anche il presidente Ghittoni ha ricevuto numerose manifestazioni di gratitudine con l’invito a rinnovare tali incontri, perché molto interessanti e costruttivi.
A margine della conferenza, il relatore ed i partecipanti hanno degustato alcuni piatti della cucina locale, continuando in modo del tutto informale, il dialogo aperto con la conferenza.
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