Grazie al grande successo ottenuto dal corso “IA: I primi passi nel mondo dell’Intelligenza artificiale”, ideato per guidare le nuove matricole dell’Università Cattolica alla comprensione delle sfide e delle opportunità che offre la nuova tecnologia, l’ateneo offre ora un nuovo corso destinato a tutti i suoi studenti.
Si chiama “Menti curiose: fondamenti di intelligenza artificiale per studenti multidisciplinari”, ed è organizzato e promosso dal Teaching and Learning Lab (TeLeLab), il laboratorio dell’Università Cattolica che contribuisce al miglioramento e all’innovazione didattica dell’ateneo offrendo agli studenti un’esperienza formativa di qualità, insieme allo Humane Technology Lab (HTLab), il laboratorio dell’ateneo che investiga il rapporto tra esperienza umana e tecnologia. Il corso, completamente nuovo, è iniziato sabato 26 ottobre nella sede di Milano, in live streaming nei campus di Piacenza edi Cremona, dove si sono iscritti al corso un centinaio di studenti, e nel campus di Brescia.
«Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale è diventata sempre più rilevante in quasi ogni aspetto della società e, di fatto, è entrata a far parte del nostro quotidiano grazie ad una molteplicità di applicazioni in campo logistico-produttivo, medico, economico, finanziario e in molti altri settori», spiega Giovanni Marseguerra, direttore di TeLeLab.
«ll mondo della formazione, ovviamente, non è rimasto escluso da questi profondi cambiamenti, anzi. L’adozione dell’intelligenza artificiale nei sistemi educativi sta rivoluzionando le prospettive di apprendimento nella società moderna. Può facilitare l’accesso all’istruzione, migliorare la personalizzazione dell’apprendimento e favorire la ricerca scientifica. Allo stesso tempo, è fondamentale sviluppare un quadro normativo responsabile per governarne l’utilizzo. Ma la sfida di integrare l’intelligenza artificiale nell’istruzione va oltre la pura questione tecnologica. Coinvolge aspetti etici, sociali e legali che devono essere attentamente considerati».
«Il recente Premio Nobel per la Fisica attribuito ai ricercatori che hanno studiato e creato l’intelligenza artificiale sottolinea l’importanza di questa tecnologia all’interno del dibattito contemporaneo» spiega Giuseppe Riva, direttore di HTLab. «Per aiutare gli studenti, che stanno per affacciarsi al mondo del lavoro, a scoprire questa tecnologia, il nostro ateneo ha creato un nuovo corso della durata di sei settimane in cui esperti giornalisti, docenti e tecnologi li aiuteranno a capire meglio cos’è l’intelligenza artificiale e come può aiutarci sia dal punto di vista professionale sia da quello didattico».
“Menti curiose”, dunque, offre a tutti gli studenti dell’ateneo l’opportunità unica di apprendere i fondamenti e le applicazioni avanzate dell’intelligenza artificiale, consentendo una panoramica approfondita sulla nuova tecnologia, esplorandone le implicazioni sociali, etiche e giuridiche e stimolando una riflessione critica sull’impatto nella società contemporanea. Sei incontri di quattro ore ciascuno, per un totale di 24 ore.
Sabato 26 ottobre è iniziato il primo modulo con la “Cronistoria dell’intelligenza artificiale: dalle origini al futuro”, a cura di Massimo Sideri, editorialista del Corriere della Sera, che proseguirà il 9 e il 16 novembre. Il 23 novembre sarà la volta del secondo modulo, “Strumenti di intelligenza artificiale alla portata di tutti”, tenuto da Giovanni Moretti, collaboratore del Centro interdisciplinare di ricerche per la computerizzazione dei segni dell’espressione (Circse) dell’Università Cattolica.
Il 30 novembre “Etica e società nell’era dell’intelligenza artificiale”, con Ciro De Florio, professore di Logica e Filosofia della Scienza all’Università Cattolica, precederà il quarto e ultimo modulo, “Questioni giuridiche connesse all’intelligenza artificiale”, 14 dicembre 2024, a cura di Gabriele Mazzini, MIT Media Lab research affiliate. Ai partecipanti verrà rilasciato un Open Badge che attesta le conoscenze e competenze acquisite.
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