Bruno Labate ad Alseno, ospite della Ugl: “Dopo il rapimento delle BR intensificai l’attività sindacale. Ero diventato un esempio”

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Si è tenuta nella serata del 23 ottobre il convegno “Lotte Sindacali Fuori dal Sistema ieri e oggi” organizzato dall’Ugl con il patrocinio del Comune di Alseno nella splendida cornice del Castello di Castelnuovo Fogliani.

Ugl: “Grande partecipazione”

L’evento ha avuto grande partecipazione da parte di dirigenti sindacali e lavoratori ma anche di giovani studenti. Si è aperto con il saluto del vicesindaco di Alseno, Emiliano Lommi che ha introdotto la serata moderata poi dal giornalista Lorenzo Cafarchio. 

E’ stata una serata caratterizzata dal ritrovato punto di connessione fra sindacalisti fuori dal sistema di ieri e di oggi partendo dal sequestro Labate che rappresentò un fatto tanto grave quanto capace di suscitare un moto di reazione che contribuì certamente a vanificare i propositi di terrore che animavano i brigatisti rossi. Certamente è un episodio motivo di orgoglio per UGL (ai tempi Cisnal) e un esempio di coraggio per i militanti UGL di oggi in un sindacato che, certo meno violentemente, deve quotidianamente fare i conti con il suo essere “fuori dal sistema”.

La serata si è aperta col cortometraggio realizzato da Ugl dal titolo: “Sequestro Labate, prove tecniche di terrorismo” seguita dalle riflessioni del protagonista non solo in merito all’ accaduto, già approfondito nel video, ma agli effetti sperati e non ottenuti dalle BR, che avevano l’ obiettivo di dissuadere i lavoratori ad avvicinarsi alla CISNAL  per il timore che il terrore avrebbe dovuto incutere,  vaneggiando di legami tra l’organizzazione sindacale e gli interessi della FIAT.  Ottennero invece l’effetto opposto. In seguito al sequestro non solo nessun dirigente sindacale CISNAL diede le dimissioni, ma nuovi elementi si avvicinarono all’ organizzazione sindacale riconoscendo la determinazione e caparbietà che la caratterizzava.

Il messaggio di Labate

L’intervento di Labate, caratterizzato dalla lucidità di un protagonista della storia sindacale dell’Italia si è poi dipanato con una serie di considerazioni relativamente al mondo del lavoro e politico nel periodo immediatamente successivo al sequestro e fino ai giorni nostri. Incalzato dalle domande di Lorenzo Cafarchio il suo messaggio conclusivo è stato rivolto ai giovani dirigenti sindacali presenti invitandoli a proseguire nell’attività sindacale cui ha dedicato gran parte della sua esistenza.

Riccardo Uberti segretario della UGL-UTL di Milano è entrato a far parte della CISNAL nel 1988, quando la difficoltà di fare sindacato era più lontana dal pericolo di aggressioni fisiche ma era quella di un’organizzazione sindacale che molte aziende tentavano in tutti i modi di non riconoscere perché scomoda e determinata nella difesa dei lavoratori, difficoltà che continua tutt’oggi per ragioni molto meno politiche e molto più legate ad interessi di tipo economico. Con la determinazione dei propri dirigenti e soprattutto la crescente fiducia dei lavoratori però UGL continua a crescere in un panorama che vede la incrementante sfiducia nei sindacati inseriti nel sistema.

De Rosa: “Una nemesi storica”

Pino De Rosa segretario UGL-UTL di Piacenza ha voluto evidenziare una sorta di nemesi storica. “Il sequestro Labate da parte delle BR trovava ragione nella convinzione secondo la quale la CISNAL, poiché connivente con la “classe dei capitalisti” era di ostacolo alle rivendicazioni “rivoluzionarie” dell’operaismo di sinistra, ne poteva causare il fallimento”.

“E’ stata poi la storia a decretare chi davvero ha dimostrato di inciuciare con le aziende e le organizzazioni datoriali ignorando le esigenze dei lavoratori.  Questo i lavoratori l’ hanno capito da un pezzo e proprio UGL (quella Cisnal!) rappresenta oggi l’alternativa credibile che rimane ai lavoratori per essere rappresentati. Le difficoltà che incontra UGL, che vede spesso saldamente legati datori di lavoro e sindacati del sistema, non deve essere percepita come un problema ma come un punto di forza che fa di UGL proprio “l’altro sindacato”. Serate come quelle di Alseno, ha concluso De Rosa, servono a capire “perché siamo UGL” e “grazie a chi siamo qui”. L’evento è stato il primo di una serie di incontri culturali che UGL sta organizzando sul territorio di Piacenza”.

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