Impianto biometano Sarmato, Tagliaferri (Fdi): “Poco rispetto per i cittadini”. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che nei giorni scorsi aveva sottolineato le numerose mancanze del sindaco di Sarmato sulla questione dell’impianto a biometano, si dice preoccupato per il livello di stress raggiunto dal primo cittadino “Il suo agitarsi confusamente rinnegando anche le dichiarazioni rilasciate pochissimi giorni fa mi fa propendere per una persona molto stanca che sa confermarsi solo e unicamente nello scarso rispetto verso i propri concittadini”.
“Non so se essere preoccupato per la stanchezza mentale del sindaco Ferrari o indignato per l’ennesima dimostrazione di scarsissimo rispetto di questo amministratore nei confronti dei suoi concittadini sarmatesi”.
Così uno stupito e preoccupato Giancarlo Tagliaferri nel leggere dei contorcimenti del sindaco Ferrari nel disperato tentativo di dimostrarsi all’altezza di una situazione che non pare sia stata affrontata correttamente e soprattutto con il dovuto rispetto che un amministratore eletto -e non un monarca assoluto- è tenuto a mostrare alla propria cittadinanza.
“Fare un elenco di tutte le contraddizioni verbali e fattuali in cui sta incorrendo il primo cittadino di Sarmato -prosegue il consigliere regionale di Fratelli d’Italia- sarebbe cosa oltremodo imbarazzante e impietosa, ciò nonostante qualche punto fermo deve essere messo per amor di verità e rispetto verso una cittadinanza sarmatese che non può essere presa ulteriormente in giro e che ha tutto il diritto a pretendere un rapporto di rispetto da parte di un eletto che non è un monarca assoluto. A fronte di alcuni atti ispettivi in ambito regionale (ricordo al sindaco di Sarmato che io sono un consigliere regionale e ho tutti i diritti di chiedere lumi ad un’amministrazione regionale che comunque sull’impianto di cui stiamo discutendo è oltremodo competente) il primo cittadino è sbottato in un modo oltremodo scomposto accusando altre amministrazioni del territorio, dichiarandosi una perseguitata politica e dicendo che della questione aveva informato il consiglio comunale, salvo poi dichiarare che non aveva notizie da comunicare dal momento che il procedimento era all’inizio del suo percorso. Cercando di sorvolare sulla scarsissima conoscenza amministrativa e sulle politiche inclusive e partecipate propugnate dai leader supremi del suo partito, abbiamo ribadito la volontà di vigilare su un progetto di cui nessuno, sindaco in primis, ha spiegato come è nato, quali sono stati i motivi che hanno portato all’individuazione dell’area nel comune di Sarmato, se vi sono stati contatti informali tra i proponenti del progetto e rappresentanti dell’amministrazione sarmatese prima della presentazione delle carte bollate e soprattutto quali sono gli intendimenti dell’amministrazione in merito alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini di Sarmato”.
Per l’esponente di Fratelli d’Italia, leggere in un articolo di giornale della volontà del Sindaco Ferrari di convocare un incontro pubblico per sabato 10 agosto alle ore 10.30 in un giardino pubblico è cosa preoccupante e che indigna parecchio.
“La preoccupazione -conclude Giancarlo Tagliaferri- deriva dal fatto che Ferrari pare non riuscire proprio a mettersi d’accordo con se stessa e questo fa venire più di un sospetto sulla sua capacità di riuscire a gestire partite delicate come questa. Ad essere maliziosi, si potrebbe pensare che questa ennesima contraddizione nel ‘Ferrari-pensiero’ sia dovuta ad una campagna di firme (e probabilmente di proteste) che in poche ore ha raccolto diverse centinaia di adesioni e il primo cittadino, nel tentativo di scampare all’indignazione generale, ha partorito questa geniale via d’uscita. Ma scusi sindaco Ferrari, come mai d’improvviso tutta questa fretta? Sono emerse notizie nuove e inaspettate da rinnegare quanto aveva dichiarato pochi giorni fa e cioè di non voler convocare un incontro pubblico con la cittadinanza in periodo agostano? E poi, signor sindaco, ci permetta un ultimo rilievo: con un clima come quello attuale, con ondate di calore e bollettini di allarme per svariate fasce della popolazione a non uscire nelle ore più calde della giornata, lei convoca una riunione all’aperto? Ma vuole proprio che qualcuno si senta male mentre esercita il sacrosanto diritto ad essere correttamente informato dalla propria amministrazione comunale o è una nuova pratica amministrativa per punire coloro che hanno avuto l’ardire di mettere in dubbio l’iter amministrativo adottato fino ad ora o la sua immagine? Sperando che le condizioni del suo municipio le permettano di fissare l’incontro in una proprietà comunale dotata almeno di ventilatori, rimane lo sconcerto per una cittadinanza che continua ad essere trattata senza rispetto alcuno da parte di chi dovrebbe tutelarla”.
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