Promuovere l’attività fisica e la mobilità sostenibile tra gli studenti: accordo tra Ausl, scuola e Comune

Sottoscritto il Protocollo d’intesa volto a promuovere l’attività fisica e la mobilità sostenibile a scuola. A siglare il documento sono intervenuti la sindaca Katia Tarasconi, il direttore generale dell’Ausl di Piacenza Paola Bardasi, il dirigente della sede di Piacenza dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna IX Ambito territoriale di Parma e Piacenza Maurizio Bocedi e Roberto Sacchetti, segretario della sezione provinciale di Piacenza della Federazione Italiana Medici Pediatri.

Erano inoltre presenti, l’assessore alle Politiche educative Mario Dadati, Giorgio Chiaranda direttore dell’Unità operativa Medicina dello Sport e Promozione della salute dell’Ausl di Piacenza, Giorgia Babini referente della Consulta provinciale degli studenti e Fiorenzo Zani, referente Sport e Salute della sede di Piacenza dell’Ufficio Scolastico regionale per l’Emilia-Romagna.

Il protocollo

L’inattività fisica è, con la scorretta alimentazione, il fumo di sigaretta e l’abuso di alcool, una delle più rilevanti minacce alla salute, rappresentando uno dei maggiori fattori di rischio di disabilità e mortalità sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che, per mantenere uno stato di buona salute, i bambini svolgano un minimo di 60 minuti al giorno di attività fisica da moderata a vigorosa (MVPA): questo può includere sia attività sportive strutturate che, soprattutto, il gioco libero. Percorsi a piedi o in bicicletta di 15-30 minuti per andare e tornare abitualmente da scuola possono coprire gran parte del fabbisogno di movimento dei giovani.

Nelle bambine e nei bambini sono diversi i vantaggi alla salute evocati dall’attività fisica. Già Maria Montessori (1870-1952) intuì l’importanza del movimento fisico a scuola: contrappose il valore dell’attività fisica all’immobilità delle lezioni frontali, avanzando una nuova concezione di scuola nella quale i bambini potessero studiare e muoversi.

Passando ai giorni nostri, numerosi studi hanno evidenziato i vantaggi di tipo fisico, cognitivo, comportamentale del movimento introdotto a scuola sul benessere dei bambini e dei ragazzi; esso migliora il sistema muscolo-scheletrico, previene l’obesità e l’ipertensione arteriosa.

Tuttavia i benefici non sono solo fisici: oltre a migliorare le abilità linguistiche, anche il benessere psicologico è rafforzato; infatti uno studio del 2021 ha evidenziato come l’attività fisica scolastica apporti ai bambini e agli adolescenti benessere emotivo riducendo il senso di ansia somatica, di personalità e sociale; in più essa può essere un elemento chiave per ridurre le disparità sociali.

Inoltre è più probabile che bambini e ragazzi più attivi divengano adulti con uno stile di vita attivo che potranno beneficiare dei relativi vantaggi di salute nel corso della vita.

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