Ambiente, condividere i progetti adottati dalle scuole per prendere spunto: è il progetto IESS – AUDIO

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Le scuole in primo piano in fatto di politiche ambientali. E’ il concetto alla base di  “IESS Innovazione Ecologica e Sociale a Scuola – Contributi delle scuole piacentine ad Agenda 2030” . Un progetto sostenuto dal Comune di Piacenza, dal Comitato Territoriale Iren di Piacenza e da Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Il progetto è stato elaborato da Legambiente Piacenza Circolo “Emilio Politi” APS in collaborazione con Energetica APS. Si propone di scoprire, raccogliere e valorizzare le esperienze positive di transizione ecologica e sociale realizzate dalle scuole piacentine. L’obiettivo dell’iniziativa è diffondere queste buone pratiche sul territorio per stimolare tutti ad essere insieme parte attiva del cambiamento.

Le scuole protagoniste

Le scuole questa volta sono chiamate proprio a essere protagoniste. A differenza di quello che spesso accade in cui si portano dei progetti a scuola, si propongono tematiche, in questo caso saranno invece le scuole a proporsi e a mandarci quelli che sono i loro progetti in modo tale che possiamo metterli in luce, valorizzarli e soprattutto diffonderli perché gli insegnanti diventeranno per così dire degli influencer, grazie anche a una formazione specifica che avranno, per diventare veicolo di queste buone pratiche anche presso altre scuole e presso le famiglie e la cittadinanza”. Lo spiega Rosita Folli, coordinatrice del progetto.

Il valore della scuola

Il progetto si rivolge a tutte le scuole del Comune di Piacenza per dare valore alle buone pratiche che tutte le scuole stanno facendo da anni, ma che molto spesso restano all’interno delle mura scolastiche, addirittura a volte non si conoscono all’interno dello stesso istituto. Noi crediamo che il valore della scuola vada rappresentato sia tra le scuole, sia anche all’esterno del territorio. Proprio per questo abbiamo studiato questo progetto che possa rendere merito a quella che è l’attività della scuola e allacciarla a tutto quello che avviene sul territorio. E’ basato sull’innovazione ecologica”, commenta Laura Chiappa, presidente di Legambiente Piacenza.

L’iniziativa nel dettaglio

Sostenuto dal Comitato territoriale Iren e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, con l’adesione di numerose scuole, del Comune di Piacenza tramite il Ceas Infoambiente, e in collaborazione con enti del terzo settore come CSV Emilia, ARCI, Mondo Aperto, Fabbrica&Nuvole, Cooperativa Sociale Des Tacum, il progetto si rivolge ora a dirigenti e insegnanti di scuole di ogni ordine e grado.

L’iniziativa si propone di scoprire e raccogliere, catalizzare e valorizzare le esperienze positive di transizione ecologica e sociale realizzate dalle scuole piacentine.

L’obiettivo di IESS è diffondere le buone pratiche scolastiche sul territorio, per essere tutti insieme parte attiva del cambiamento a cominciare proprio dalla scuola.

Lo faremo portando fuori dalle singole aule scolastiche innovazioni ecologiche e sociali anche piccole ma significative, che meritano di essere conosciute e diffuse sia all’interno dei plessi scolastici sia tra istituti diversi .

Da oggi invitiamo le scuole a proporsi spontaneamente, candidando i propri progetti già realizzati o in corso d’opera che perseguano uno o più obiettivi di Agenda 2030. Tra questi, un gruppo di esperti da tutta Italia, sceglierà 10 progetti particolarmente interessanti e replicabili che verranno documentati, diffusi e condivisi tra le scuole

e sul territorio, con il protagonismo dei bambini, dei ragazzi e degli insegnanti, ai quali verranno offerti laboratori attivi per accrescere e aggiornare le loro abilità comunicative. Gemellaggi fra le classi faciliteranno lo scambio di esperienze che avverrà in modo originale e divertente.

IESS sarà l’occasione per trovarsi, conoscersi, scambiarsi esperienze per stare meglio, lasciando spazio alla sperimentazione, alla creatività, aperti all’innovazione che fa crescere la comunità.

Il supporto della Fondazione

Nell’ambito dei numerosi progetti che la Fondazione sostiene in merito alla formazione dei giovani e all’innovazione, ritengo molto importante che si dedichi un’attenzione sempre maggiore alle tematiche ambientali. Il progetto che presentiamo oggi bene interpreta le linee d’indirizzo del nostro ente, perché promuove un’ottica di rete, per valorizzare, potenziare e mettere a sistema tante esperienze attive sul territorio che finora procedevano in modo autonomo“. Sono le parole di Elena Uber, Consigliera di amministrazione Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Il supporto di Iren

Il Comitato territoriale Iren di Piacenza ha da subito creduto nel progetto e ha deciso di sostenerlo per l’attenzione che rivolge alle tematiche di sostenibilità ambientale e sociale, il coinvolgimento e la collaborazione tra vari attori del territorio e, non da ultimo, la partecipazione attiva delle scuole e dei giovani. Tanti elementi che fanno di questo progetto un esempio virtuoso di valorizzazione e diffusione di buone pratiche di transizione ecologica e sociale, particolarmente coerente con gli obiettivi e le azioni che il Comitato territoriale Iren porta avanti ormai da 10 anni”, spiega Selina Xerra, Direttore Corporate Social Responsibility e Comitati territoriali del Gruppo Iren.

Il supporto del Comune di Piacenza

Il vedere tradotti i principi dell’agenda 2023in azioni concrete attraverso un progetto in rete come Iess, che valorizzi le esperienze e buone pratiche delle scuole, è un fatto assolutamente positivo che appoggiamo. Il tema della sostenibilità è spesso declinato in chiave ambientale ma in realtà ha sfaccettature più complesse di ordine, sociale, etico, lavorativo ed economico, quindi più si riesce a tenere insieme questi concetti più il termine sostenibilità acquisisce un senso reale e esplica i suoi effetti sul territorio“, commenta l’assessore all’Ambiente, Serena Groppelli.

Inoltre c’è bisogno di fare un punto sulle buone pratiche. La Scuola, lo vediamo bene tramite il prezioso lavoro del nostro Ceas Infoambiente, riceve tantissime proposte di progetti e laboratori .Questo è un fattore positivo, arricchente, ma rischia a volte di far sfuggire, nel numero, proposte estremamente interessanti. Per questo, come Comune stiamo lavorando ad una sorta di catalogo delle proposte didattiche che provengono dalle tante realtà associative del territorio per vagliarle e creare una sorta di bollino di qualità dei progetti che meglio raccolgono e portano nelle scuole anche l’essenza dei concetti dell’agenda 2030, traducendoli in azioni concrete, come il progetto Iess ad esempio“.

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