Il presidente nazionale di Confindustria, Emanuele Orsini, ospite della 79esima assemblea di Confindustria Piacenza. Orsini ha affrontato i temi più attuali, dal debito pubblico al salario minimo, passando per l’intelligenza artificiale.
Il debito pubblico: “Serve una spending review”
Il debito pubblico dell’Italia romperà la soglia psicologica dei 3.000 miliardi di euro a partire dall’anno prossimo. È quanto prevedono le tabelle del Def 2024.
“Logico che siamo preoccupati. Serve una spending review, credo che la spending review sia necessaria e qui bisogna attivare dei capitoli. Uno è l’incentivo della produttività e l’altro è il mantenimento del cuneo fiscale che aiuta a far sì che il consumo possa essere mantenuto dai nostri lavoratori”.
Sul salario minimo, la vostra posizione?
“Con i contratti che abbiamo in essere, i contratti che stiamo preparandoci a firmare, non è un nostro problema. Qui il vero tema è parlare di lavoro nero, di fare contratti sani, con un sindacato che sia unito, compatto e soprattutto riconosciuto”.
Per quanto riguarda il Jobs Act?
“Beh io dico che è un ritorno al passato, in un momento in cui (ovviamente per una fascia di lavoratore alto) c’è la selezione del lavoratore verso l’impresa, credo che sia un salto nel passato. Abbiamo una sfida prossima diversa. La nostra prossima sfida è verso le tecnologie. Noi abbiamo delle tecnologie come l’intelligenza artificiale che rappresenterà una rivoluzione industriale. Vuol dire che noi dobbiamo sederci insieme ai sindacati e parlare ovviamente di come affrontare questi temi di economia nuova, perché lo spazio e il tempo non sono più il nostro punto di origine per la contrattazione: sarà ovviamente un tema diverso, quello appunto delle intelligenze artificiali e quindi apertura al welfare. Questi saranno i nuovi capitoli”.
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