Corruzione in Liguria: arrestato l’ad di Iren, Paolo Emilio Signorini. La società: “Garantiremo la continuità aziendale”

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Il Consiglio di Amministrazione di Iren si è riunito oggi d’urgenza, in via straordinaria, in seguito alla diffusione di notizie di stampa relative a un’ordinanza di misure cautelari disposta nei confronti dell’Amministratore Delegato Paolo Signorini dall’Autorità Giudiziaria di Genova.

Il CdA, nel prendere atto dell’oggettiva impossibilità temporanea da parte dell’Amministratore Delegato di esercitare le proprie deleghe e con l’obiettivo di assicurare stabilità e continuità alla gestione aziendale, ha attivato quanto previsto dal contingency plan interno al Gruppo e ha deliberato di revocare temporaneamente le deleghe all’AD, assegnandole agli altri due Organi Delegati.

In particolare, al Presidente oltre alle deleghe attuali, ovvero:

  • Comunicazione, Relazioni Esterne e Public Affairs;
  • Associazioni;
  • Internazionalizzazione e Progetti Strategici;
  • Affari Regolatori;
  • Permitting;
  • Innovazione;
  • Finanza e Investor relations;
  • Segreteria Societaria;
  • M&A

Sono state affidate anche le seguenti deleghe:

  • Business Unit Ambiente;
  • Business Unit Energia;
  • Business Unit Mercato;
  • Business Unit Reti;
  • Affari Legali;
  • Energy Management;
  • Amministrazione, Pianificazione e Controllo.

Al Vice Presidente, oltre alle deleghe attuali, ovvero:

  • Affari Societari:
  • Corporate Social Responsibility e Comitati Territoriali;
  • Internal Audit e Compliance;
  • Personale e Organizzazione

Sono state affidate anche le seguenti deleghe:

  • Approvvigionamenti, Logistica e Servizi;
  • Tecnologie e Sistemi informativi;
  • Risk Management.

Questo assetto garantisce la piena continuità delle attività aziendali per il conseguimento degli obiettivi contenuti nel Piano Industriale.


Anche Paolo Emilio Signorini, direttore generale e amministratore delegato di Iren, è stato arrestato nell’ambito dell’indagine che ha portato ai domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, insieme e all’imprenditore Aldo Spinelli.

Signorini, che in passato ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Autorità del sistema portuale, era stato nominato ai vertici della multiutility, di cui è socio il comune di Torino con una quota del 16,33%, nell’agosto dell’anno scorso. La direzione distrettuale antimafia della Procura di Genova li accusa di “episodi di corruzione perpetrati in occasione di consultazioni elettorali”, oltre che nell’ambito delle attività portuali. Per Toti e Spinelli sono scattati i domiciliari, per Paolo Emilio Signorini la custodia cautelare in carcere.

Signorini era stato nominato dal Comitato di Sindacato dei soci pubblici azionisti di Iren S.p.A, composto da Stefano Lo Russo Sindaco di Torino, Luca Vecchi Sindaco di Reggio Emilia e Marco Bucci Sindaco di Genova. 

Iren: “Attivate le procedure per garantire la continuità aziendale”

Iren ha appreso stamane dalla stampa dell’applicazione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti dell’Amministratore Delegato Paolo Signorini disposta dall’Autorità Giudiziaria di Genova.

I reati contestati e riportati nel comunicato stampa della Procura della Repubblica di Genova, sono riferiti al suo precedente ruolo di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e non riguarderebbero quindi Iren.

Il Gruppo ha già attivato le procedure necessarie a garantire da subito piena continuità aziendale e a tal fine è stato convocato entro il primo pomeriggio della giornata odierna un consiglio di amministrazione straordinario per l’attribuzione temporanea delle deleghe.

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