La 69ma edizione dei David di Donatello ha visto il trionfo “Rapito” di Marco Bellocchio, pellicola che si è aggiudicata ben cinque premi.
Il film è basato sul caso di Edgardo Mortara, un bambino ebreo di Bologna sottratto alla famiglia dalle autorità ecclesiastiche nel 1858, al fine di essere convertito al cattolico.
Ai David di Donatello 2024, il film ha ricevuto 11 candidature, aggiudicandosi quindi cinque premi:
“Migliore sceneggiatura adattata”, “Migliori costumi”, “Migliore scenografia”, “Migliore acconciatura”, “Miglior trucco”.
A margine della premiazione, Bellocchio ha commentato le parole del presidente Sergio Mattarella: “Molte sale cinematografiche continuano a soffrire” anche dopo il Covid “e non sono poche le città” che “non dispongono più di sale accessibili. È un tema che presenta evidenti risvolti sociali e non può essere considerato solo dal punto di vista degli equilibri commerciali. Le sale sono un luogo di incontro”, ha detto il capo dello Stato.
“Spero che il discorso del Presidente solleciti il Ministero ad accelerare gli iter per sbloccare i fondi. Tanti produttori attendono da tanti mesi, sono bloccati per questo. Spero che questo invito da parte del Presidente della Repubblica possa accelerare questo iter”.
“Il cinema ha bisogno dei fondi, mettiamo da parte truffatori, dilettanti, delinquenti che non lo fanno per amore per il cinema, il resto ha bisogno di fondi. Bisogna vivere sul presente e quello che accade, il monito del presidente credo sia stato prezioso”, ha aggiunto Bellocchio.
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