Rimangono positive, pur contraendosi leggermente, le previsioni relative all’andamento del valore aggiunto in provincia di Piacenza nel 2024.
Mentre nell’Emilia occidentale (Piacenza, Parma e Reggio Emilia) le elaborazioni del sistema camerale regionale dei dati Prometeia prevedono un valore aggiunto in crescita dello 0,6%, con un miglioramento rispetto alle previsioni di gennaio (+0,2%), per Piacenza il dato appare ad andamento inverso. Rispetto ad un Pil previsto in aumento dello 0,6% alla fine del gennaio scorso, gli indicatori di aprile parlano di un +0,3%, rimandando al 2025 una crescita più evidente (+0,7%).
Il saldo, comunque positivo, dell’anno in corso – come rilevano le analisi della Camera di Commercio dell’Emilia sui dati degli Scenari di previsione dell’Osservatorio Prometeia di aprile 2024 – sarà da attribuire ai servizi e all’industria; i primi, infatti, sono dati in aumento dell’1% (con replica a +1,3% nel 2025), mentre l’industria crescerà dello 0,2%, con previsioni migliori per il 2025 (+1,2%).
In calo, invece, le costruzioni (-6,6% nel 2024 e -8,1% nel 2025) e l’agricoltura, prevista in calo dell’1,7% nel 2024 e in ulteriore flessione nei dodici mesi successivi (-1,2%).
Buone, al contrario, le previsioni per le esportazioni piacentine; dopo lo straordinario +8,6% del 2023 certificato dall’Istat (contro un incremento regionale dell’1,1%), i flussi di beni “made in Piacenza” verso l’estero – stante le attuali previsioni – dovrebbero aumentare del 7,5% in valore, con una sostanziale replica (+7,2%) nel 2025.
Quanto al reddito disponibile per le famiglie, le previsioni di aprile parlano di un +1,8% (+1,0% nel 2025).
Previsti in crescita dello 0,4%, infine, gli occupati, con un tasso di disoccupazione attestato al 4,8%.
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