Pasqua 2024 nei ristoranti piacentini, boom di prenotazioni. Lertora (Confesercenti) e Barbieri (Confcommercio): Buon momento, ma si fatica a trovare personale”.
Manca poco all’atteso pranzo di Pasqua e Pasquetta, ormai i ristoratori piacentini hanno già preparato i tavoli e, nella maggior parte dei casi, chiuso le prenotazioni. Il telefono ha cominciato a squillare ben prima delle festività, termometro del buon momento per la categoria, anche se la sfida più dura rimane trovare il personale. Il tema è stato affrontato su Radio Sound con il Presidente del Sindacato dei Pubblici Esercizi di Confesercenti Piacenza Cristian Lertora e con il Direttore di Confcommercio Piacenza Gianluca Barbieri.
Pasqua 2024 nei ristoranti piacentini
“Le prenotazioni nei ristoranti stanno andando benissimo – commenta Lertora – ormai passare Pasqua fuori casa è diventata una consuetudine. C’è il sold out quasi ovunque, soprattutto nei locali della collina. Il fattore meteo pesa invece soprattutto per i ristoranti del centro città”.
Quali sono i locali più gettonati?
“Quelli delle mete piacentine più turistiche e quelli che non fanno menù fisso. Una scelta che aiuta chi vuole spendere un po’ meno, ma ha voglia di passare Pasqua al ristorante”.
“Siamo all’80% dei coperti disponibili – spiega Gianluca Barbieri Direttore di Confcommercio – c’è stato solo un leggero rallentamento delle prenotazioni nelle ultime ore, dovuto all’incertezza del meteo. Comunque sta andando bene, confermando la ripresa partita dal periodo pasquale dello scorso anno”.
Quali sono i locali più gettonati?
“Il territorio piacentino dà un’offerta molto varia, per tutti i gusti e per tutte le tasche. I ristoranti tipici restano i preferiti, ma si stanno facendo strada quelli legati al biologico o al vegano”.
Ricerca di personale
“La situazione rimane difficile – prosegue Barbieri – soprattutto in questi periodi. Alcuni ristoratori mi hanno detto che avrebbero fatto anche il doppio turno per pasqua, ma non trovano personale. Non si trova in sala e specialmente in cucina dove si sente ancora di più perché è il reparto chiave per un ristorante”.
“Il problema della mancanza di personale – commenta Lertora – persiste e peggiora. In particolare perché la logistica sta assorbendo parte dei nostri lavoratori, perché hanno degli orari più fissi e la domenica libera. Poi c’è il discorso economico, per 100 euro in più al mese, c’è chi pensa che non valga la pena essere impegnati tutti i fine settimana”.
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