Nell’autorimessa aveva allestito una pompa di benzina abusiva, impianto sequestrato dalla guardia di finanza

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I Finanzieri del Comando Provinciale di Piacenza, nell’ambito del generale rafforzamento dell’attività di controllo a contrasto dei traffici illeciti, hanno individuato, e posto sotto sequestro, un impianto abusivo di prodotti energetici ed oltre 100 litri di gasolio agricolo.

Le indagini

Più in particolare, nei giorni scorsi, i Finanzieri – in occasione dei servizi di controllo del territorio – avevano notato una insolita presenza di mezzi sostare nelle vicinanze di una autorimessa posta nei pressi di una strada statale ubicata in provincia di Piacenza.

Le reiterate anomalie hanno fatto insospettire i finanzieri che hanno iniziato ad operare una serie di approfondimenti, mediante la consultazione delle banche dati in uso al Corpo volti ad individuare il legittimo proprietario della autorimessa.

A seguito degli accertamenti effettuati, le Fiamme Gialle si sono recate presso il locale riscontrando, all’interno del garage privato, la presenza di un vero e proprio impianto abusivo ben strutturato, con varie cisterne e pompe di erogazione con motore elettrico, per il rifornimento al pubblico. Il tutto, in maniera totalmente abusiva, senza possedere le prescritte autorizzazioni previste dalla legge ed in violazione alle normali regole in materia di sicurezza prodotti e prevenzione incendi.

I finanzieri hanno così proceduto a cautelare le cinque cisterne, adibite all’immagazzinamento del carburante, una pompa elettrica, per il carico e lo scarico dei prodotti energetici, due pistole erogatrici e circa 130 litri di prodotto energetico.

Sequestrato gasolio agricolo

Inoltre, le fiamme gialle hanno constatato come il carburante, stoccato all’interno delle cisterne, fosse in realtà gasolio agricolo, ossia gasolio specificatamente formulato per l’applicazione in ambito agricolo. Carburante che, dal punto di vista fiscale, beneficia di un’accisa ridotta rispetto al gasolio tradizionale e che, prima della commercializzazione, subisce un trattamento a base di un colorante che gli conferisce un caratteristico colore verde.

I riscontri effettuati hanno poi confermato come il soggetto, proprietario dell’autorimessa, non avesse alcun titolo a detenere il combustibile in questione. Ultimate le attività operative, il soggetto è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria competente.

L’attività di servizio posta in essere testimonia il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza al fine di contrastare e neutralizzare le frodi sulle accise che, oltre ad essere potenzialmente pericolose per i cittadini, arrecano gravi danni alle entrate dello Stato, effetti distorsivi alle regole della libera concorrenza e iniquità sociale.

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