Provvedimenti “a pioggia” contro i docenti a scuola, Gilda: “Da tempo denunciamo la cosa, ma la politica non interviene”

Scuola
Foto di repertorio
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Provvedimenti disciplinari continui, talmente frequenti da creare ormai un clima di tensione costante. La denuncia arriva dalla Flc Cgil e il riferimento è alle scuole medie di Monticelli e Caorso. Secondo il sindacato, che si fa portavoce del malessere dei docenti, i dirigenti scolastici avrebbero istituito un sistema di controllo ai limiti, tanto da inviare richiami anche per futili motivi. Sul caso interviene ora anche la Gilda Insegnanti Piacenza e Parma.

La nota della Gilda Insegnanti Piacenza e Parma

Purtroppo la situazione di malessere denunciata nell’Istituto Comprensivo di Monticelli d’Ongina non è un caso isolato, sulla cui specificità si è tenuto anche un confronto tra ufficio scolastico e organizzazioni rappresentative di categoria.

La Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma da anni denuncia una gestione “originale”, almeno in questa parte di Emilia, dei dipendenti inquadrati con la qualifica di dirigente scolastico, personale non gerarchicamente subordinato all’ex provveditorato (oggi Ufficio Scolastico Territoriale di Parma e Piacenza) ma all’Ufficio Scolastico Regionale (articolazione locale del Ministero dell’Istruzione e del Merito). Una situazione alla quale la politica non ha mai dato risposte, forse esistono patti taciti di cui non siamo a conoscenza, ci aspettiamo un segnale di discontinuità rispetto alle passate gestioni dagli attuali partiti di maggioranza, dovrebbero rendersi conto che nella scuola Statale, nella sola area Piacenza-Parma, operano circa 13.000 persone.

Volendoci soffermare solo agli ultimi mesi nel territorio delle due province, abbiamo riscontrato casi a dir poco allarmanti: una dirigente scolastica che vessa le persone mentre sono in malattia, purtroppo abbiamo le mani legate perché i nostri consulenti legali ci hanno riferito che per agire penalmente deve esporsi la persona danneggiata che, pur supportata dal sindacato, ha il timore di farlo; in un caso abbiamo segnalato all’Autorità Anticorruzione una dirigente che ha vessato disciplinarmente una docente che, nella sede deputata, ovvero il collegio dei docenti ha espresso dissenso sulle modalità di uso dei fondi PNRR.

In una scuola abbiamo più volte segnalato il caso di docenti costretti a chiedere formalmente il permesso ad altri colleghi per godere di benefici contrattuali o a comunicare lo stato di malattia con modalità non previste dalle norme, anche in questo caso il Tribunale ha detto devono agire direttamente gli interessati, la Gilda è disponibile a finanziare totalmente la vertenza ma le persone temono ritorsioni, in un altro caso un docente vittima di una sanzione disciplinare si vede negati gli atti del procedimento, utili per capire e potersi difendere.

Nel piacentino l’Amministrazione ha persino negato il supporto legale ad una docente che denunciato ai carabinieri le minacce fisiche subite dai parenti di una studentessa.  Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, afferma: “Il problema è politico serve che si intervenga mettendo altri a governare i dirigenti scolastici dandogli un mandato chiaro, certamente la categoria non rimarrà insensibile, sappiano i responsabili dei partiti in Emilia che tra poco si vota per le europee e 13.000 famiglie fanno la differenza, per quanto ci riguarda siamo al fianco dei colleghi in tutti i modi possibili” .

La nota di Filippo Bruschi, coordinatore di Alternativa Popolare Piacenza

Furti nelle aziende agricole della provincia, servono azioni immediate di prevenzione. Le nostre aziende subiscono danni ingenti e tanti disagi piena solidarietà agli agricoltori colpiti.

Da troppo tempo persiste il problema nella nostra provincia . Da ultimi i tre furti avvenuti in Val tidone e uno a Cadeo avvenuti nel giro di pochi giorni. Servono misure atte a prevenire questo tipo di attività criminose nelle nostre aziende agricole ,che provocano grossi danni alle stesse, già messe a dura prova dall’ aumento dei costi di produzione e da una serie di problematiche legate al clima.

I furti ai danni delle imprese agricole creano sempre grossi danni economici e spesso anche logistici agli imprenditori . Concordo con il presidente di Terrepadane Marco Crotti, in merito alla destinazione dei mezzi e alla presunta presenza di basisti sul territorio. Faccio un appello alle autorità competenti, perché vengano messe in campo misure atte alla prevenzione di tali attività criminose . Porto la mia più piena solidarietà ai colleghi che hanno subito un così grave danno economico .

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