Imperium, Giovanni Brizzi presenta il suo nuovo libro il 20 gennaio all’Auditorium della Fondazione

Imperium Giovanni Brizzi

Sabato 20 gennaio alle ore 17,30 presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via Sant’Eufemia 12 a Piacenza, il professor Giovanni Brizzi presenta il suo nuovo libro, “Imperium. Il potere a Roma”. Si tratta di una prima assoluta, poiché il libro uscirà il giorno precedente.

Questa presentazione, a cura dell’Associazione Storica e Archeologica Piacentina-odv, rappresenta il ritorno a Piacenza del professor Brizzi, che nel 2018/19 aveva curato la mostra dedicata al mito di Annibale, a Palazzo Farnese.

Imperium

Cos’era il potere a Roma antica? Un console, un tribuno, un triumviro, di quale autorità erano provvisti e per quali fini? Come veniva giustificata l’esistenza stessa di un uomo al comando e a chi doveva rendere conto? L’imperium di Cesare era diverso da quello di Augusto o di Giustiniano?
Il potere a Roma nello studio originale e innovativo di uno dei più grandi storici dell’antichità.

La vicenda di Roma, lungo tutto il suo percorso millenario, è accompagnata da un concetto particolarissimo e originale: quello espresso nel termine imperium. Questo vocabolo traduce il rapporto tra il potere nella sua accezione più alta e la sua responsabilità. Nel gestire questa gravosa incombenza il potere deve confrontarsi con una serie di doveri. Ab origine, la responsabilità verso il popolo romano è subordinata a una serie di valori addirittura anteriori alla nascita stessa dell’Urbe, come quello di fides, il rispetto delle regole.A questo concetto sono costretti a rapportarsi tutti i grandi di Roma. Camillo, cui viene attribuita una prima definizione del diritto naturaleche vieta ogni atto in contrasto con la natura dell’uomo; Scipione, il primo imperator, che proclama la superiorità di un singolo sulle strutture.

Muove all’azione Silla, l’idealista in cerca di impossibili ritorni al passato; accende Cicerone nella sua teoresi; lo reclama per sé Cesare senza poter conservare né il potere né la vita; lo struttura mirabilmente Augusto, nel nuovo patto con gli dei (la pax Augusta) da cui nascerà la monarchia. L’intero corso della storia imperiale assiste poi a un costante dibattito, che impegna tanto gli stoici quanto la propaganda di corte, gli imperatori-soldati come il pensiero cristiano. Da quest’ultimo ambito uscirà, infine, la struttura tetragona e proiettata nei secoli a venire dell’impero cristiano.

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