Detenuto si ferisce alle braccia e lancia il sangue ad agenti e medici poi li aggredisce. I sindacati: “Così non va, servono investimenti”

Novate, aggredito agente con calci e pugni

Un detenuto ristretto nel carcere di Piacenza, ieri mattina ha aggredito sia il personale di Polizia Penitenziaria sia i medici e gli infermieri dell’infermeria, lanciando loro anche il proprio sangue che usciva dai tagli che si era procurato poco prima. Accompagnato in ospedale, ha aggredito anche i poliziotti della scorta e gli altri medici ed infermieri.

Lo riferisce il Coordinatore Regionale dell’Emilia Romagna, Santo Guercio: “Sotto l’effetto di sostanze alcoliche, il detenuto, dopo essersi procurato dei tagli alle braccia, si è scagliato contro un agente di Polizia Penitenziaria che era accorso per accompagnarlo nell’infermeria del carcere, imbrattandolo del proprio sangue. La situazione è degenerata ulteriormente quando il detenuto è stato condotto in ospedale per le cure mediche.

La seconda aggressione

Anche in questa circostanza ha attaccato nuovamente i due agenti di scorta e il personale sanitario del pronto soccorso, lanciando il proprio sangue sui presenti, colpendo nuovamente con il proprio sangue un’Agente al volto. Solamente l’intervento tempestivo e la professionalità del personale di Polizia Penitenziaria, supportato dai sanitari, ha permesso di contenere la violenza del detenuto e di evitare conseguenze ancora più gravi. Gli agenti coinvolti si sono sottoposti a visite mediche immediate e hanno ricevuto la necessaria profilassi”.

CGIL: “Servono investimenti”

Mirko Manna, della FP CGIL Nazionale, interviene sottolineando la precarietà e l’inadeguatezza delle strutture carcerarie italiane, con particolare riferimento a Piacenza, che rappresenta un esempio evidente delle difficoltà che l’Amministrazione Penitenziaria incontra nel gestire situazioni critiche. Manna richiama l’attenzione sulla necessità urgente di assumere almeno 8.000 nuove unità di personale di Polizia Penitenziaria e critica la mancanza di azioni concrete da parte del Governo.

La FP CGIL sottolinea l’importanza di dotare il personale di regole chiare e procedure ben definite per gestire tali emergenze, come già discusso in un recente incontro con il Ministro Nordio e altre figure dell’amministrazione penitenziaria. È fondamentale investire nella sicurezza degli istituti penitenziari per prevenire eventi simili in futuro.

In conclusione, la FP CGIL Polizia Penitenziaria chiede un intervento immediato del Governo per garantire la sicurezza del personale, attraverso misure adeguate e un potenziamento dell’organico. La sicurezza nelle carceri non può più essere rimandata.

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