Collaborare per ottenere risultati sempre più importanti. È il filo conduttore del poster firmato dai professionisti di Cardiologia e Unità di terapia intensiva e Farmacia ospedaliera dell’Azienda Usl di Piacenza realizzato con il supporto di Innovazione e ricerca, processi clinici e strutture accreditate e presentato al congresso nazionale della Società Italiana di Cardiologia interventistica di Milano.
Firmatari del lavoro, dedicato al tema del danno renale acuto da mezzo di contrasto, sono le farmaciste Caterina Fiazza e Laura Donà e i cardiologi Daniela Aschieri, direttore del reparto di Piacenza, Guido Rusticali, direttore di Cardiologia Val Tidone, Alberto Monello ed Elena Siviero dell’Università di Pavia.
Al centro dell’indagine c’è il ruolo del farmacista ospedaliero in collaborazione con gli operatori dell’emodinamica. Lo studio ha preso in considerazione le conseguenze dell’utilizzo del mezzo di contrasto sulle funzioni renali di un campione di 159 pazienti colpiti da infarto miocardico acuto con occlusione coronarica causata da un trombo.
L’indagine ha dimostrato che solo nel 12% dei casi (19 pazienti su 159) si è manifestato un danno renale acuto nelle 48 ore successive all’intervento legato a fattori che hanno determinato una maggiore predisposizione alla patologia come ipertensione, diabete, dislipidemia e insufficienza renale cronica. Sono invece da escludere fattori di rischio legati ad aspetti procedurali.
Un importante risultato che contribuisce all’ulteriore qualificazione della nostra Azienda e conferma come il lavoro di squadra sia insito nella filosofia lavorativa aziendale che ha come obiettivo il costante sviluppo di competenze al fine di dare ai pazienti un servizio sempre più puntuale e preciso.
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