Tecnologia al servizio del primo soccorso, presentato il progetto Niver

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Presentato il progetto Niver, innovazione tecnologica al servizio del primo soccorso progettatto e sviluppato con successo da una startup di Piacenza, la Niverbec. Questo progetto si propone di supportare il personale sanitario in situazioni di emergenza e di agevolare i cittadini che si spostano al di fuori del loro contesto abituale, fornendo preziose informazioni sanitarie.

“Completato il progetto – afferma Italo Pasotti CTO dell’azienda – ci siamo candidati al prestigioso “Premio Forum Sanità 2023”, un riconoscimento nazionale nel campo della sanità che quest’anno ha registrato oltre 4.100 partecipanti (vedi info allegato sul premio Forum). L’obiettivo è far conoscere l’importanza del nostro progetto”

Eurostat del 2018 svela un dato inquietante: su 1.700.000 esami clinici relativi ai decessi in Europa, ben 570.000 sono classificati come “morti evitabili”. Questi rappresentano individui che avrebbero potuto essere salvati, sottolineando un impellente bisogno di migliorare l’accesso e la qualità dell’assistenza sanitaria. La Commissione Europea, il 6 febbraio 2019, e successivamente la Corte dei Conti Europea ha evidenziato questo aspetto critico.

Questo problema assume un’importanza cruciale per chi vive con malattie croniche, come diabete, cardiopatie, sordomutismo, immunodepressione, e molte altre. Questa vasta categoria di persone, composta da milioni di individui di tutte le età, si trova costantemente sotto il peso dell’ansia quando si sposta al di fuori della propria zona di residenza. La preoccupazione deriva dalla consapevolezza che in caso di emergenza, gli operatori sanitari locali potrebbero avere difficoltà a identificare prontamente le loro condizioni di salute e ad agire con la necessaria tempestività.

Il progetto Niver, ora nella fase finale di sviluppo e prossimo alla distribuzione, rappresenta un’innovazione nel campo dell’assistenza nelle situazioni di primo soccorso. Ciò che rende unico questo servizio è la sua completa indipendenza dai fascicoli sanitari pubblici o dalle tessere sanitarie nazionali. Fondamentalmente, si tratta di un’anamnesi medica compilata inizialmente “da” un medico di fiducia o dal medico curante del paziente, resa disponibile “per” il personale medico o infermieristico che interviene in caso di emergenza, nel pieno rispetto dei diritti del cittadino.

“Abbiamo digitalizzato questo servizio in modo distintivo- spiega Italo Pasotti – garantendo la sua accessibilità in diverse lingue per qualsiasi operatore medico, infermiere o soccorritore in Europa. Il nostro software è conforme alla Classificazione Internazionale delle Malattie e dei Problemi Correlati (ICD-10), sviluppata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. In questo modo, il progetto Niver non solo introduce un’innovazione tecnologica, ma si inserisce anche in un contesto internazionale, promuovendo un approccio standardizzato e efficace nell’ambito delle emergenze mediche”.

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