Il 13 novembre al Teatro Verdi “Centomila, Uno, Nessuno”. Mino Manni: “A Fiorenzuola arriva Pambieri, colonna del teatro italiano” – AUDIO

Verdi Fiorenzuola Centomila Uno Nessuno

Lunedì 13 novembre 2023 con “Centomila, Uno, Nessuno. La curiosa storia di Luigi Pirandello”, con Giuseppe Pambieri, prosegue la scintillante stagione al Teatro Verdi di Fiorenzuola. Lo spettacolo è scritto e diretto da Giuseppe Argirò.

La nuova stagione propone fino al 27 aprile grandi spettacoli e importanti artisti in scena. Infatti non mancano nel cartellone Opere Liriche, Pièce Teatrali, Concerti e spettacoli. Il tutto con grandi nomi: Alessandro Preziosi, Dolcenera, Corrado Tedeschi e tanti altri grandi protagonisti dell’imperdibile rassegna del Teatro Verdi di Fiorenzuola D’Arda.

Un cartellone molto variegato spiega il Direttore Artistico Mino Manni infatti abbiamo cercato di dare una proposta molto varia e di qualità. Il teatro è un momento di condivisione, ma sopratutto deve avere dei contenuti. Lunedì arriva Giuseppe Pambieri, una colonna del teatro italiano e non solo. Tra l’altro per lui sarà la prima esibizione a Fiorenzuola con uno spettacolo molto interessante sulla vita di Pirandello. Poi avremo tantissimi altri nomi importanti come ad esempio Alessandro Preziosi, Corrado Tedeschi, Franco Branciroli e per la parte comica Giacomo Poretti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Davvero siamo felici di rappresentare questa stagione.

LA STAGIONE TEATRALE 2023-2024

Ritorno a Itaca”, la stagione 2023-2024 del Teatro “Giuseppe Verdi” di Fiorenzuola d’Arda, vede la direzione artistica di Mino Manni; l’organizzazione dell’Amministrazione Comunale di Fiorenzuola d’Arda e il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Piacenza e Vigevano. È possibile prenotare la propria partecipazione alla rappresentazione di domenica 8 ottobre presso Inform’Art, l’ufficio del Teatro, aperto dal martedì al sabato dalle 10 alle 12.30, e dalle 19 nei giorni degli spettacoli; agli indirizzi mail teatroverdi@comune.fiorenzuola.pc.it o cultura@comune.fiorenzuola.pc.it, o al numero di telefono 0523-985253.

Clicca qui per consultare tutti gli spettacoli della stagione.

Gli spettacoli da novembre di “Ritorno a Itaca”

Il 13 novembre Giuseppe Pambieri omaggerà Luigi Pirandello con lo spettacolo UNO, CENTOMILA, NESSUNO per la regia di Giuseppe Argirò. Un percorso sulla vita e sulle opere più importanti del grande scrittore siciliano.

Andrea Mirò ed Enrico Ballardini col gruppo musicale Musica da ripostiglio per la regia di Emilio Russo saranno i protagonisti di FAR FINTA DI ESSERE SANI, spettacolo pluripremiato a livello nazionale e dedicato all’immenso Giorgio Gaber a vent’anni dalla sua scomparsa.

A dicembre sarà la volta del musical HOLY NIGHT con sette giovani attori, tra cui la bravissima e talentuosa Elisa dal Corso, cantante straordinaria che, con gli altri interpreti, darà vita alla storia di Giuseppe e Maria e al mistero della nascita di Gesù, eseguendo i più celebri brani natalizi.

Gennaio comincerà con uno spettacolo unico ed esclusivo per il nostro teatro: un monologo interpretato dal grande Franco Branciaroli che, dopo il successo de Il mercante di Venezia tornerà al Verdi con LA NOTTE DELL’INNOMINATO da I promessi sposi di Alessandro Manzoni per i 150 anni dalla morte del grande scrittore lombardo. Lo spettacolo verrà allestito eccezionalmente solo per il nostro teatro.

A seguire arriverà un grande balletto a inaugurare il nuovo anno: LO SCHIACCIANOCI della compagnia Balletto di Siena diretta dal Maestro Marco Batti. Il balletto narrerà le vicende della piccola Clara e del suo magico viaggio in un mondo incantato. Con le celebri musiche del grande compositore russo Cajkovskij il balletto avrà ancora la forza, a distanza di più di cento anni, di commuovere grandi e piccini.

A fine gennaio, per il giorno della memoria, ci sarà un lavoro importante della Compagnia Antonio Salines di Roma interpretato da ben dieci attori e dedicato alla storia terribile e dolorosa di ANNA FRANK. Lo spettacolo sarà anche in replica per le scuole. Per non dimenticare.

Febbraio sarà caratterizzato da due beniamini del pubblico televisivo e teatrale italiano: Giacomo Poretti (il “Giacomino” di Aldo Giovanni e Giacomo) con la commedia FUNERAL HOME e Alessandro Preziosi che tornerà da noi con un monologo dedicato al GIULIO CESARE di Shakespeare.

Marzo sarà il mese dedicato alle donne e alle grandi eroine del teatro greco: Elisabetta Pozzi sarà CASSANDRA, Silvia Priori sarà ELENA DI SPARTA e Viola Graziosi sarà MEDEA. Tre attrici straordinarie per tre miti femminili del teatro greco antico che ci faranno tornare alle nostre origini e ci emozioneranno con le loro storie senza tempo. Avremo poi, il 24 marzo, un appuntamento speciale per i piu’ piccoli con IL PICCOLO PRINCIPE di Antoine de Saint Euxpery prodotto dal Teatro Umbro dei Burattini. Una storia bellissima senza tempo a favore dell’inclusione sociale e contro il bullismo.

Si termina poi ad aprile con il concorso internazionale Pacosky che, per il terzo anno consecutivo, vedrà i giovani vincitori esibirsi in un concerto d’archi coordinati da Darko Jovanovic e, di seguito, un bellissimo concerto di musica leggera con la bravissima cantante pop DOLCENERA che, al pianoforte, eseguirà i suoi brani più famosi raccontando frammenti della sua vita di donna e di artista.

A concludere un omaggio a un grande regista francese: Francois Truffaut attraverso l’interpretazione fine ed elegante di Corrado Tedeschi che “avrà il coraggio” di tornare a parlare d’amore con lo spettacolo L’UOMO CHE AMAVA LE DONNE.

Non basta: come ogni anno ci saranno ancora tre appuntamenti con il cinema dedicati ai grandi registi italiani che hanno segnato la storia del cinema internazionale. Da gennaio a marzo 2024, ogni ultimo martedì del mese, al Cinema Capitol verranno proiettati: AMLETO di F. Zeffirelli, L’INNOCENTE di L. Visconti, IL CASO MATTEI di E. Petri.

Una stagione vibrante ed emozionante, molto varia piena di emozioni e di colori che non vediamo l’ora di condividere con voi spettatori, tutti insieme in viaggio come Ulisse, l’uomo dai mille volti, per ritrovarci, per ritornare vivi, per ritornare a Itaca e per poi ripartire tutti insieme!

Centomila, Uno, Nessuno

É un viaggio ironico e appassionato nel multiforme universo dello scrittore siciliano, un ritratto inedito disegnato attraverso le figure più significative della sua vita, le sue opere, il suo pensiero; una riflessione scanzonata e umoristica sull’uomo del Novecento, a cui solo la scena può dare voce.

“Una notte di giugno caddi come una lucciola sotto un gran pino solitario in una campagna d’olivi saraceni affacciata agli orli d’un altipiano d’argille azzurre sul mare africano”. Così Pirandello descrive l’inizio del suo “involontario soggiorno sulla terra”. L’uomo nato dal Caos si consegna al mito e guarda vivere i suoi personaggi che riannodano i fili segreti e misteriosi della sua biografia. L’autore agrigentino la vita l’ha scritta e l’ha vissuta, identificandosi in ognuna delle sue creature.

Lo spettacolo, affidato alle profonde risonanze di Giuseppe Pambieri, racconta gli aspetti meno visitati dell’esistenza di Pirandello: dal rapporto con la domestica Maria Stella che nutrì l’immaginazione religiosa dell’autore e il suo mondo magico popolare, tanto da guadagnarsi una citazione nella prefazione dei Sei personaggi, alla figura del precettore, custode del suo apprendistato culturale, dai tumultuosi anni giovanili e dal rapporto conflittuale con il padre al soggiorno tedesco e agli amori specchio di un immaginario erotico ossessivo e di una personalità complessa e tormentata.

La drammaturgia rivela l’uomo Pirandello con le parole dei suoi personaggi, attraversando narrativa, poesia e teatro: da Il fu Mattia Pascal al Padre dei Sei personaggi, dall’Enrico IV a Laudisi del Così è (se vi pare) e a Leone Gala de Il giuoco delle parti, fino a L’uomo dal fiore in bocca.

I temi dell’amore, della follia, della morte, del tragico emergono dall’inconscio dei diversi protagonisti e trovano spazio in una realtà sempre attuale.
La scena così come la vita non conclude e Pirandello ne è la metafora più viva, come testimoniano I giganti della montagna e l’incontro fra Ilse e Cotrone vicino all’olivo saraceno, dove tutto ebbe inizio, ma non una fine.

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