Vertenza Leroy Merlin, i sindacati hanno incontrato l’amministratore delegato di Leroy Merlin Italia presso la Prefettura, alla presenza anche dell’Ispettorato di Lavoro e della Questura di Piacenza. Presente anche la società Iron Log, datore di lavoro all’interno del sito di Castel San Giovanni.

Le istituzioni hanno auspicato la salvaguardia dei posti di lavoro a rischio, denunciando le gravi ripercussioni sociali che potrebbero derivare da una chiusura per l’intero territorio piacentino.

LA NOTA DEI SI COBAS

Il S.I.Cobas ha portato avanti la richiesta di garanzie occupazionali con il mantenimento del sito in attività ed ha espresso la sua opinione circa l’atto discriminatorio e repressivo costituito dalla “serrata” in corso, volta unicamente a permettere a Leroy Merlin di avere il tempo necessario allo svuotamento del magazzino, nel disinteresse per il futuro di 500 famiglie.

Leroy Merlin ha proposto da parte sua di avere cinque giorni di tregua dalle azioni sindacali che quotidianamente la stanno colpendo per rispondere alla minaccia dei licenziamenti, cinque giorni nei quali vorrebbe riconsiderare le sue scelte e valutare altre soluzioni compatibili al loro piano industriale.

Il S.I.Cobas vede questa richiesta come una tattica volta a facilitare lo smaltimento della merce presente in magazzino e completare le assunzioni di lavoratori che costano la metà di quelli di Piacenza sugli altri siti in cui è stata reindirizzata la merce precedentemente lavorata a Castel San Giovanni.

Pertanto, la richiesta è stata rifiutata e il sindacato si è riservato di dare qualsiasi risposta solo dopo aver consultato i lavoratori, lasciando a loro la decisione rispetto a quali azioni dovranno essere adottate. L’assemblea si terrà in data odierna alle ore 18:00 e al termine il S.I.Cobas convocherà le istituzioni e le parti datoriali per comunicare l’esito. Qualsiasi esso sia, il S.I.Cobas lo sosterrà come fatto in questi quindici giorni di lotta, restando a fianco dei lavoratori Leroy Merlin e lottando fino alla completa vittoria.

LA NOTA DELLA CISL

Il dibattito tra le parti è stato ampio e articolato. I sindacati hanno chiesto la garanzia di una possibile rielaborazione del piano industriale che consenta al magazzino di Castel San Giovanni di rimanere aperto, in modo da salvaguardare l’occupazione di circa 500 lavoratori.

Leroy Merlin ha risposto che il piano industriale prevede la riorganizzazione della rete logistica, con l’apertura di nuovi impianti per rispondere alle esigenze dell’e-commerce. Questo, a parere dell’azienda, ha comportato una strategia diversa rispetto a quella del deposito unico per il nord Italia, che era quello di Castel San Giovanni.

Dopo un ampio confronto, in cui Leroy Merlin ha rappresentato le problematiche in merito alle performance e alla situazione del magazzino di Castel San Giovanni, le parti si sono accordate per fissare un nuovo incontro il 10 novembre, entro il quale Leroy Merlin fornirà una risposta definitiva.

I sindacati si sono impegnati a rimanere in attesa di questa risposta senza attivare procedure di protesta. Hanno inoltre richiesto il pieno adempimento dei pagamenti retributivi. Leroy Merlin ha chiesto che fino al 10 novembre non siano intraprese azioni di protesta nei confronti di altri siti aziendali, in quanto non coinvolti nella questione del magazzino di Castel San Giovanni.

Leroy Merlin si è presa questo tempo per valutare eventuali decisioni diverse da quelle della chiusura, ma solo con l’intendimento che nel frattempo non ci siano azioni ordinarie da parte dei sindacati o dei lavoratori.

Fit Cisl e i delegati sono molto preoccupati per il futuro dei lavoratori di Castel San Giovanni, in quanto il piano industriale di Leroy Merlin non ritiene più strategico l’impianto di Castel San Giovanni e non prevede la piena ricollocazione di tutti i dipendenti.