Poliziotti indagati e verbali sospetti, ascoltati due testimoni: anomalie negli arresti?

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Prosegue la fase processuale in merito alla vicenda dei nove poliziotti indagati a vario titolo per arresto illegale, falso in atto pubblico e calunnia. In sostanza, secondo l’accusa, gli agenti avrebbero compilato verbali non corrispondenti alla realtà dei fatti.

Dov’era la droga?

In tribunale sono stati ascoltati due testimoni. Uno di questi è il 20enne nordafricano al quale, secondo la sua versione, alcuni dei poliziotti coinvolti avrebbero attribuito arbitrariamente 90 grammi di hashish. Droga che, al momento dell’arresto, sarebbe stata trovata a terra, a pochi metri dal nordafricano. Ma, sempre secondo le dichiarazioni di quest’ultimo, gli agenti avrebbero scritto di avergliela trovata addosso. Il giovane sostiene ancora oggi che quella droga non fosse sua.

Udienza rinviata a novembre

Il secondo testimone, un altro 20enne di origini nigeriane, avrebbe raccontato di alcune stranezze e dettagli non veritieri in merito al suo arresto. La sua deposizione, però, è stata sospesa per permettere al giovane di essere affiancato da un avvocato: sarà ascoltato di nuovo in una prossima udienza a novembre. Va detto invece che, da quanto trapela, il nordafricano avrebbe proposto un racconto non privo di qualche contraddizione, almeno secondo i legali dei poliziotti interessati.

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